Dà fuoco ad un distributore di benzina e lancia bottiglie contro auto in viale Verona: la Polizia di Stato arresta cittadino egiziano

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Un arresto della Polizia di Stato di Vicenza
Un arresto della Polizia di Stato di Vicenza (foto di archivio)

Nel pomeriggio di ieri, 28 luglio, S.M., 26enne cittadino egiziano, è stato tratto in arresto dagli equipaggi della Sezione Volanti della Polizia di Stato di Vicenza poiché ritenuto responsabile di tentato danneggiamento a seguito di incendio e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Il giovane, segnalato al 113 da alcuni automobilisti che lo avevano notato in Viale Verona lanciare delle bottiglie in direzione di alcune auto in transito, veniva intercettato da una Volante e subito fermato.

Durante le operazioni di identificazione, rese più complesse dal fatto che l’uomo impugnava un collo di bottiglia infranta, alcuni testimoni richiamavano l’attenzione degli Agenti segnalando loro un incendio che stava divampando, proprio in quel momento, all’interno di un limitrofo distributore di benzina.

Con l’ausilio di un altro equipaggio, dopo aver inibito il transito ad altri automobilisti ed isolato l’area, venivano contattati i Vigili del Fuoco che domavano l’incendio.

Al termine di una accurata ricostruzione effettuata anche grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alle dichiarazioni di alcuni testimoni, emergevano riscontri evidenti circa il coinvolgimento del giovane egiziano nel tentativo di incendio.

Utilizzando un materassino in gommapiuma, l’uomo riusciva ad appiccare le fiamme che divampavano all’altezza delle pompe di distribuzione del carburante, per poi allontanarsi a piedi.

Durante il controllo e la contestuale perquisizione, veniva rinvenuto nella disponibilità del presunto reo un accendino verosimilmente utilizzato per provocare l’incendio.

Il cittadino egiziano, al termine delle procedure di rito, veniva associato dagli agenti della Polizia di Stato presso la casa circondariale di Vicenza e posto a disposizione della Autorità Giudiziaria.

* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.


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