Morti sul lavoro, a metà anno in Italia situazione drammatica. Il Veneto la regione più sicura

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Incidenze degli infortuni mortali sulla popolazione occupata nella regione Veneto

A metà 2024 il bilancio delle vittime sul lavoro in Italia è a dir poco drammatico: secondo i dati forniti dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, sono stati 469 i morti sul lavoro da gennaio a giugno, 19 decessi in più del 2023 (+4,2%). 364 sono le vittime in occasione di lavoro e 105 quelle in itinere. E una vittima su cinque è straniera. Continua a crescere – benché l’incremento sia lieve – anche il numero delle denunce di infortunio complessive (mortali e non): +0,9% rispetto a giugno 2023.

Scendendo nel dettaglio, in base alla zonizzazione utilizzata da Vega Engineering che cataloga il rischio infortunistico nelle regioni italiane da bianco a rosso a seconda dell’incidenza infortunistica rispetto alla media nazionale (sul sito www.vegaengineering.com/osservatorio sono disponibili i grafici e i dati), è il Veneto la regione più sicura per i lavoratori. Il Veneto, assieme a Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Molise, Marche, è in zona bianca, dove l’incidenza degli incidenti mortali è inferiore al 75% della media nazionale, ma quella veneta è la più bassa di tutte: 7,6 morti per milione di occupati, addirittura meno della metà del valore medio nazionale, pari a 15,4

Una situazione positiva che non cancella i lutti delle famiglie che hanno perso un proprio caro mentre lavorava. Mauro Rossato di Vega Engineering nel commentare i dati veneti evidenzia la drammaticità dei numeri: “Alla fine del primo semestre in Veneto si contano 28 morti sul lavoro. Quasi cinque decessi al mese. Più di uno alla settimana. Rispetto alla fine di giugno 2023 si rileva ancora, come lo scorso mese, un decremento della mortalità più che significativo, pari al 33,3%. I decessi registrati nei primi sei mesi dell’anno scorso, infatti, erano 42. E con tale tendenza, il Veneto rimane in ‘zona bianca’, con l’incidenza di mortalità più bassa del Paese, divenendo così la regione più sicura in cui lavorare”.

In Veneto sono in controtendenza rispetto al Paese anche i dati sulla totalità degli infortuni denunciati (mortali e non): “Per la prima volta dopo tanti mesi iniziano a diminuire, anche se di poco, le denunce di infortunio totali – prosegue Rossato – È solo un piccolo -0,5%. Ma rimane comunque un segnale confortante”.

Il rischio di morte sul lavoro in Veneto a giugno 2024

Il Veneto è entrato in zona bianca a fine gennaio 2024, e il dato è confermato anche dai numeri delle province, tutte ugualmente in zona bianca tranne Venezia che è in zona gialla. Nel dettaglio le incidenze di mortalità nelle varie province sono: Treviso (2,5), Vicenza (2,6), Padova (9,2), Belluno (11,1), Verona (11,5) e Venezia (13,3).

Tra i 28 decessi rilevati nei primi sei mesi del 2024 17 sono le vittime che hanno perso la vita in occasione di lavoro e 11 in itinere. A guidare la triste classifica regionale per numero totale di vittime è Verona (con 10 decessi). Seguita da: Padova (7), Venezia (6), Treviso (3) Belluno e Vicenza (1). Le vittime in occasione di lavoro sono state registrate a Verona e a Venezia (5), Padova (4), Belluno, Treviso e Vicenza (1). Rovigo non registra vittime sul lavoro.

Dei 17 morti sul lavoro, 6 erano stranieri.

Denunce per infortunio, i numeri e i settori più colpiti

Sono 35.728 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 299.303. Vale a dire circa l’11,9% di quelle rilevate a livello nazionale. Una diminuzione dello 0,5% rispetto alla fine di giugno del 2023: erano 35.912 e ora sono 35.728. Questo è il primo decremento registrato dopo tanti mesi. È la provincia di Verona quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (6.870), seguita da: Vicenza (6.808), Treviso (6.670), Padova (6.662), Venezia (6.109), Belluno (1.510) e Rovigo (1.099).

Le Attività Manifatturiere sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (6.424), seguite da Costruzioni (2.121), Commercio (1.910), Trasporti e Magazzinaggio (1.702) e Sanità (1.535). Sono 11.982 le denunce di infortunio totali delle donne lavoratrici e 23.746 quelle degli uomini. Le denunce di infortunio in occasione di lavoro delle lavoratrici sono state 9.312, mentre quelle dei lavoratori 20.781. Le denunce dei lavoratori stranieri sono 9.003 (7.484 in occasione di lavoro).