Treviso Ostiglia, inaugurato il tratto vicentino. Zaia: “Così si arricchisce la proposta cicloturistica veneta slow e green”

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Inaugurato il tratto vicentino della ciclopedonale Treviso Ostiglia

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inaugurato oggi, assieme alla vice presidente e assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti, al presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin e ai Sindaci della zona, il 1°, 2°, 3° lotto e parte del 7° della pista ciclopedonale Treviso Ostiglia. È un tratto prevalentemente vicentino, che attraversa i comuni di Montegaldella, Castegnero, Nanto, Barbarano Mossano, Villaga, Sossano, Orgiano e Cologna Veneta. Si va dunque completando quella che il presidente Zaia ha descritto come trasformazione “Da ferrovia costruita in tempo di guerra a pista ciclopedonale della pace”. Un modo di valorizzare il territorio rispettoso dell’ambiente, ricco di bellezze paesaggistiche e naturalistiche. «La Treviso Ostiglia – ha continuato Zaia – percorre l’ex linea ferroviaria degli anni Trenta utilizzata per ragioni militari e commerciali, da Grisignano di Zocco a Casaleone, attraversando le province di Vicenza e Verona. I tre lotti che abbiamo inaugurato allungano di ulteriori 29 chilometri il percorso di una delle maggiori arterie del cicloturismo in Veneto. Ad oggi sono stati realizzati circa 89 dei 118 km totali previsti nel tratto compreso tra la città di Treviso, Montegalda in provincia di Vicenza e Cologna Veneta, in provincia di Verona: un tracciato che ha tutte le caratteristiche per essere considerato come una delle ciclovie più belle d’Italia».

Il traglio del nastro del tratto vicentino della Treviso Ostiglia

Una ciclabile che completa gli oltre 2mila chilometri di percorsi realizzati in Veneto nel corso degli anni, per arricchire l’offerta turistica veneta anche sotto l’aspetto green e slow. «Il percorso – ha aggiunto il Governatore – è interamente dotato di segnaletica, e recupera anche i vecchi caselli come punti di ristoro e officine che agevolano i cicloturisti nella scoperta ‘dolce’ del territorio, attrezzato anche con fontane d’acqua, bicigrill, servizio meccanico, noleggio bici e numerose possibilità di alloggio».

La vicepresidente regionale Elisa De Berti ha definito la Treviso-Ostiglia un sogno che sembrava irrealizzabile ma che invece sta diventando realtà: «Con i 29 chilometri che inauguriamo oggi raggiungiamo circa il 75% del completamento dell’opera per quanto riguarda il tratto veneto. Un asse strategico per la mobilità in bicicletta, ben collegata con altre ciclabili come la GiraSile, la Riviera Berica, l’Anello dei Colli Euganei e la ciclovia del Brenta, oltre che con i grandi itinerari Dolomiti-Venezia, Lago di Garda-Venezia e AIDA. Il prossimo tratto mancante, da Cologna Veneta a Casaleone, Veneto Strade conta di concluderlo nel 2025. Quando sarà ultimata, avremo la ciclabile più lunga d’Italia fra quelle ricavate valorizzando un tracciato ferroviario».

Anche il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta Marco Zecchinato ha sottolineato la “portata” del progetto Treviso Ostiglia, soprattutto per i collegamenti con le altre ciclabili non solo venete: «Questa pista ciclabile – ha ribadito Zecchinato – ci permette di sconfinare verso la Lombardia, in un sistema di reti ciclabili sempre più appetibili al turismo e al marketing territoriale.»

Zecchinato è poi andato indietro nel tempo ricordando la genesi del progetto: «Ricordo il dibattito sul tracciato dell’ex linea ferroviaria, qualcuno voleva farci una strada, altri riattivare la ferrovia, e pochi, almeno inizialmente, chiedevano un percorso ciclabile. Nei primi anni 2000 la sensibilità è iniziata a cambiare: rammento le manifestazioni con FIAB e altre associazioni che allora, da Sindaco del Comune di Orgiano, ho sempre sostenuto. Grazie alla Regione del Veneto l’interesse verso questo tracciato ha iniziato a crescere, con la sensibilizzazione e il progetto Green Tour che ha visto il coinvolgimento dei Comuni e delle realtà locali. La Regione, grazie in primis al Presidente Luca Zaia e alla Vicepresidente Elisa De Berti, che ci hanno sempre fortemente creduto, e i Comuni interessati, hanno portato a compimento questo progetto: oggi possiamo dire che qui passa una delle piste ciclabili più lunghe d’Italia!».