Biblioteca Bertoliana, Naclerio (FdI): “Sulle chiusure di San Giacomo e Riviera Berica il sindaco chiarisca”

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Biblioteca Bertoliana a Palazzo San Giacomo

Il consigliere comunale Nicolò Naclerio con il gruppo consiliare Fratelli d’Italia sono nuovamente intervenuti sulla situazione della Biblioteca Bertoliana, dopo il comunicato stampa comunale sulla riapertura della sede di San Giacomo.

“Invitiamo il sindaco di Vicenza – dicono i consiglieri FdI – a verificare di tanto in tanto l’albo pretorio istituzionale per evitare di fare figuracce con i cittadini. Nel comunicato stampa diramato il 2 agosto scorso il sindaco dichiara che le chiusure delle due sedi delle biblioteche (palazzo San Giacomo e Riviera Berica) imposta dall’Ispettorato del lavoro per l’assenza di conformità dell’impianto elettrico si è subito risolta in quanto “è stato consegnato all’Ispettorato del Lavoro il certificato di conformità dell’Impianto stesso -documento che al momento dell’accesso ispettivo non era conservato nella sede – e l’attestazione della messa a terra”… i cittadini quindi sono stati rassicurati che le attestazioni di conformità c’erano ma non erano presenti materialmente al momento delle ispezioni.

Tutto bene dunque? Non tanto visto che il 31 luglio è stata pubblicata all’albo pretorio la determina n. 1608 avente per oggetto “Servizio urgente di verifica della messa a terra di immobili vari siti nella citta di Vicenza adibiti a biblioteche” (leggi qui), ed è pure stata pagata la sanzione di 3 mila euro prevista dal D.Lgs 81/08 per “non conformità” rilevate sugli impianti elettrici. (leggi qui) Chiediamo pertanto al sindaco di rettificare quanto dichiarato il 2 agosto scorso e di cercare le eventuali responsabilità amministrative e dirigenziali interne che a quanto pare ci sono tutte. Chiediamo inoltre che le sanzioni derivanti da inerzie e responsabilità dirigenziali non vadano poste a carico della collettività. Le agitazioni sindacali, proposte da Ugl e Cub, certificano che non è una polemica di parte, o pretestuosa. Tutto ciò rappresenta una distorsione da sanare, che non può essere derubricata con una bugia “bianca” o con una giustificazione tardiva. Ci sono voci nella vita amministrativa di una città che hanno delle priorità”.