Pessima qualità dell’aria, Legambiente Vicenza: “allarme rosso da lunedì”

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“Oggi raggiungiamo – è scritto in un comunicato di Legambiente Vicenza – il 9° giorno di sforamento consecutivo dei limiti di PM10 nel conglomerato urbano di Vicenza, affidandoci alle previsioni di ARPAV è facile immaginare l’allarme rosso da lunedì; più grave ancora è rilevare che ieri era il 31° giorno di sforamento dei limiti dall’inizio dell’anno, sui 35 annuali permessi dalla legge. Soffochiamo ogni anno da ottobre a fine marzo: questa situazione è intollerabile, bisogna cambiare aria”. Questa la premessa dell’assemblea dei soci che si terrà presso la sede di Legambiente Sabato 23 febbraio a Vicenza.

L’associazione è nel pieno della campagna Mal’Aria 2019, sono quasi un centinaio le lenzuola bianche da appendere ai balconi distribuite in città per aiutare i cittadini ad osservare l’impatto dell’inquinamento: rimarranno esposte un mese e poi con l’aiuto di una scala cromatica sarà valutata la quantità di smog assorbita.

“E’ una campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza utile a mostrare che lo smog è ovunque, non solo sulle strade; ci tocca da vicino e quotidianamente, è dentro le nostre case, nei parchi gioco, negli abitacoli delle auto; c’è una sola soluzione per sfuggire al soffocamento: smettere di inquinare” dichiara Nicolò Grotto, vicepresidente.

Un’intera generazione è afflitta da problemi respiratori connessi, i bambini nascono e crescono respirando aria insalubre, il sistema sanitario si sobbarca ingenti spese a causa delle centinaia di ingressi per l’aggravamento delle condizioni di salute e vengono stimate statisticamente oltre cento morti l’anno solo in città (incidenza di una persona su mille nella pianura padana); stiamo soffocando e diamo la colpa alla conformazione della pianura e all’inversione termica, alla mancanza di pioggia e di vento; le istituzioni che hanno in carico le politiche di risanamento dell’aria additano sempre le responsabilità degli altri dicendo che fanno quello che possono;

Si incolpa il il riscaldamento, il traffico privato, il trasporto merci, gli abbruciamenti, l’agricoltura o l’industria e si pubblicano decine di studi e di analisi che confermano continuamente una sola cosa: non è più tempo di lamentarsi, è tempo di cambiare aria implementando politiche certe; l’agglomerato Vicenza si deve muovere all’unisono realizzando prioritariamente:

  • il contenimento drastico del trasporto su gomma di merci e degli autoveicoli privati per le persone concentrando risorse sul finanziamento del trasporto pubblico, la mobilità alternativa e una logistica efficiente e a basso impatto (vedi l’es. di Ve.Lo.Ce.);

  • il controllo degli impianti termici affinché siano sicuri, efficienti e vengano sostituiti quando inquinanti (bene i controlli istituiti dal Comune e gli incentivi per la sostituzione della Regione);

  • la verifica delle temperature degli ambienti interni, incentivi per le analisi energetiche e un impegno rafforzato di intervenire sull’efficientamento energetico degli edifici (ci sono già importanti incentivi statali) capace di ridurre drasticamente consumi ed inquinamento.

  • il monitoraggio delle attività agricole ed industriali che se inquinanti vanno riconvertite.

Legambiente Vicenza chiede quindi controlli, incentivi e soprattutto l’applicazione delle soluzioni: se da parte dei cittadini si chiede più coscienza, attenzione ed altruismo, da parte degli amministratori si pretende la tutela della salute, una responsabilità obbligatoria per chi amministra, specialmente nello stato di emergenza sanitaria in cui viviamo.