In occasione dell’80° anniversario dell’eccidio nazifascista di Malga Zonta, il Comune di Vicenza rinnova il suo impegno nella conservazione della memoria storica, partecipando con grande solennità alla cerimonia commemorativa che si terrà domani, 15 agosto. La città sarà rappresentata dalla sua bandiera, un simbolo di grande valore decorato con due medaglie d’oro al valor militare, di cui una dedicata alla Resistenza, a testimonianza del coraggio e del sacrificio dei suoi cittadini durante la Seconda Guerra Mondiale.
La cerimonia di Malga Zonta, situata tra le province di Vicenza e Trento, ricorda uno degli episodi più tragici e significativi della Resistenza italiana. L’eccidio avvenne il 15 agosto 1944, quando 15 partigiani e tre civili furono brutalmente fucilati dalle forze nazifasciste. Questo luogo, oggi simbolo di lotta e sacrificio, è divenuto un importante punto di riferimento per la memoria collettiva e per la riflessione sui valori di libertà e giustizia.
Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, sarà uno dei protagonisti di questa commemorazione, intervenendo al fianco di Franco Ianeselli, sindaco di Trento. Nel suo discorso, Possamai sottolineerà l’importanza di mantenere viva la memoria di questi eventi tragici e di continuare a ispirarsi agli ideali che guidarono la Resistenza.
«È un onore e un dovere rappresentare Vicenza in questa commemorazione che fa memoria del tragico evento che portò alla fucilazione di 15 partigiani e tre civili», ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai. «E perché è importante tenere viva la Memoria? Proprio per seguirne l’esempio quand’esso è stato virtuoso. E guardando a quel passato possiamo dire che se è vero che la Liberazione dell’Italia nel ‘45 fu dovuta in larga misura alle potenti armate angloamericane, altrettanto vero è che il contributo della Resistenza fu fondamentale per restituire la dignità al popolo italiano, per riscattare il nostro Paese da vent’anni di dittatura. Gli angloamericani ci restituirono un territorio sgomberato dall’occupazione tedesca, ma sono state persone, come i martiri di Malga Zonta, che restituirono la dignità e soprattutto la libertà al nostro popolo e alla nostra patria».
La cerimonia, organizzata dal Comitato onoranze caduti partigiani e promossa dai comitati Anpi di Vicenza, Trento, Schio e Folgaria, insieme all’Associazione Volontari della Libertà (Avl) di Schio e con l’adesione di vari comuni del territorio, rappresenta un momento solenne di riflessione collettiva. L’evento avrà inizio alle ore 10:00, con la partecipazione di autorità civili e militari, nonché di numerose associazioni e cittadini provenienti da diverse parti d’Italia.
Alle 11:00, sarà celebrata una messa al campo da don Maurizio Mazzetto, membro di Pax Christi, movimento internazionale per la pace, che da sempre si impegna nella promozione di una cultura della pace e della riconciliazione. Questa celebrazione religiosa rappresenta un momento di raccoglimento e di preghiera, in cui i partecipanti potranno ricordare e rendere omaggio a coloro che persero la vita per difendere i valori fondamentali della nostra società.
L’anniversario dell’eccidio di Malga Zonta non è solo un momento di memoria, ma anche un’occasione per riaffermare l’importanza della Resistenza nella storia d’Italia. La partecipazione del Comune di Vicenza a questa commemorazione dimostra l’impegno costante della città nel preservare e valorizzare la memoria storica, trasmettendola alle future generazioni come un insegnamento e un monito affinché tali tragedie non si ripetano mai più.
Questa giornata, così carica di significato, ricorda a tutti noi quanto sia fondamentale non dimenticare il passato e continuare a difendere con forza i valori di libertà, democrazia e giustizia, per i quali tanti hanno sacrificato la propria vita.
Parallelamente, oggi a Genova, il Comune di Vicenza è stato presente alla commemorazione della tragedia del Ponte Morandi nella Radura della Memoria, rappresentato dal consigliere delegato ai Gemellaggi, Elia Pizzolato. L’evento ricorda il crollo avvenuto il 14 agosto 2018, in cui persero la vita 43 persone, tra cui il vicentino Vincenzo Licata.
Vicenza è profondamente legata a questa tragedia, e la partecipazione alle commemorazioni testimonia l’impegno della città nel mantenere viva la memoria delle vittime e nel sostenere le comunità colpite da simili tragedie.