Pirati della strada, presidente Zaia sul paraciclista investito e abbandonato: “Ripetersi di queste situazioni è intollerabile”

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Ciclista investito da pirati della strada (foto di repertorio)
Ciclista investito da pirati della strada (foto di repertorio)

Il 16 agosto 2024, dopo l’investimento del paraciclista abbandonato senza soccorso da pirati della strada, il presidente della regione Veneto ha preso una dura e chiare posizione.

“L’omissione di soccorso è un reato grave. Chi, dopo un incidente, non si preoccupa di verificare i danni causati e se le persone coinvolte hanno bisogno di aiuto, non viene meno solo alla correttezza dettata dal senso civico, ma anche al codice penale. Non è accettabile confrontarsi ancora con la notizia di un investimento, per fortuna in questo caso pare senza gravi conseguenze, in cui l’investitore si allontana rapidamente senza fermarsi. Li chiamano pirati della strada; lasciamo la pirateria ai libri di avventura, perché, una volta che ne è provata la responsabilità penale, questi personaggi diventano solo delinquenti”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime una riflessione in seguito al caso del paraciclista travolto ieri a Dolo (Venezia).

“Siamo di nuovo di fronte a un investimento stradale dopo il quale pare che l’automobilista abbia proseguito la sua corsa senza fermarsi – prosegue il Governatore. – Spero che le indagini, o la buona fede dell’automobilista, producano presto un riconoscimento e un chiarimento. In queste situazioni, una volta confermata la responsabilità e la volontarietà della fuga, la comunità si attende che, nel rispetto di quanto è previsto dalla legge, venga applicata la pena con rigore. Non è possibile che si verifichino casi simili; nel Veneto è già successo altre volte. Se dovesse servire, eventualmente, potrebbe essere utile anche inasprire le pene”.