Ostanel (VcV): cittadinanza, basta ideologismi, presentata risoluzione con Baldin (M5S), Lorenzoni (opposizione) e Masolo (EV)

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La consigliera del VcV Elena Ostanel contro il progetto della stazione di Cortina d'Ampezzo
La consigliera del Veneto che Vogliamo Elena Ostanel

Queste le parole di Elena Ostanel, consigliera regionale de “Il Veneto che Vogliamo”, in merito alle recenti discussioni sulla riforma della legge 91 del 1992: “Negli ultimi giorni si è riaperta la discussione sulla riforma della legge sulla cittadinanza, che l’Italia aspetta da anni ma che si è sempre arenata nelle divisioni della politica. Per questo ho presentato una risoluzione in Consiglio regionale, sottoscritta anche dai colleghi Baldin (M5S), Lorenzoni (Portavoce opposizione) e Masolo (EV), per esortare il Parlamento ad arrivare ad una riforma che garantisca il riconoscimento della cittadinanza italiana attraverso procedure più eque, inclusive, certe e rapide di quelle attuali. Sarà l’Aula del Consiglio il luogo dove vedremo se i tempi sono maturi per un dibattito serio anche in Veneto.”.

Jus scholae
Jus scholae

“Ho voluto chiedere a tutti i capigruppo di firmare la mia risoluzione, dato che in questi giorni ci sono state alcune aperture da parte di consiglieri di diversi gruppi che siedono in Consiglio. Ad oggi, però, nessun capogruppo di maggioranza ha voluto sostenerla, neanche Forza Italia,” prosegue Ostanel. “Questo è un segno evidente che il dibattito è stato aperto solo per alzare la posta in qualche trattativa nazionale, non perché si sia deciso che è tempo di occuparsi di un tema atteso dagli anni ‘90. Nella risoluzione che ho proposto non abbiamo voluto parlare esplicitamente di Ius Scholae ma abbiamo esortato il Parlamento a portare a termine la riforma che ritiene più adatta, all’interno di un dialogo con le Regioni, i Comuni e le associazioni. Penso, ad esempio, alla Rete per la Riforma della Cittadinanza, di cui abbiamo seguito il lavoro in questi anni. Con un testo così, non ci sono alibi nemmeno per chi ha detto, come il Presidente Zaia, che dietro allo Ius Scholae c’è solo un dibattito ideologico. Se pensa che serve una riforma, e che il Parlamento se ne debba occupare, può sicuramente votare la nostra proposta,” precisa la consigliera.

Un appello per una riforma necessaria

Ostanel esprime anche la speranza che chi si è astenuto nel voto della sua precedente risoluzione sul tema nel 2023 abbia avuto il tempo di riflettere su una riforma necessaria. “La risoluzione che avevo presentato nel 2023 era stata respinta perché, secondo i contrari, serviva una discussione seria, che però viene sempre rimandata. Se vogliamo, invece, l’Aula del Consiglio regionale del Veneto può dibattere con serietà e dire come si intende mettere fine al percorso ad ostacoli per avere riconosciuto il diritto di cittadinanza a chi ne ha pieno diritto,” conclude Ostanel.

L’appello della consigliera Ostanel e degli altri firmatari della risoluzione è chiaro: è necessario superare gli ideologismi e i posizionamenti strategici per dare vita a una riforma della cittadinanza che risponda alle reali esigenze dei nuovi cittadini, fornendo loro un accesso più equo e rapido al riconoscimento della cittadinanza italiana.