Drago di Vaia, carabinieri individuano il piromane dell’opera del vicentino Marco Martalar

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Drago di Vaia

È un giovane residente fuori provincia l’autore dell’incendio del Drago di Vaia di Lavarone, verificatosi lo scorso 22 agosto 2023. Ne sono convinti i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Trento che hanno indagato sul caso, ora archiviato.

Secondo quanto emerso dalle investigazioni, il piromane sarebbe un giovane con deficit comportamentali e fragilità: queste ultime sarebbero alla base del gesto compiuto dal ragazzo, frequentatore occasionale della zona.

Il Drago di Vaia è stato realizzato a Lavarone dall’artista vicentino Marco Marco Martalar con il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia del 2018.

Il Corriere del Veneto ricostruisce così le indagini dell’Arma: “I militari trentini, attraverso l’incrocio investigativo delle immagini del sistema di lettura targhe di Lavarone e Folgaria con le celle dei tabulati telefonici e attraverso le dichiarazioni di alcuni testimoni, sono riusciti ad individuare il presunto responsabile dell’incendio. Sono state quindi escluse definitivamente alcune ipotesi emerse nelle prime ore, tra cui quella accidentale dovuta ad un mozzicone di sigaretta lanciato per sbaglio, o quella – inizialmente principale – secondo cui l’autore del reato potesse essere qualche residente del posto infastidito dal gran numero di turisti che l’opera ha richiamato negli anni”.

Il quotidiano ricorda inoltre come l’artista vicentino abbia realizzato altre grandi sculture in legno, alcune anche accompagnate da polemiche. “A Lavarone – si legge – ha realizzato un nuovo drago «dalle ceneri» di quello precedente. A Pradel, a poca distanza dall’arrivo dell’omonima funivia che collega Molveno alla località montana, ha poi posizionato un Orso gigante. L’opera, visto il precedente è protetta da estintori automatici e sistemi di videosorveglianza.

Se da quando l’orso è apparso i turisti non sono mai mancati, è anche vero che l’artista è diventato in pochi giorni bersaglio di attacchi feroci sui social media inserendosi, suo malgrado, nella questione, sempre più accesa, della presenza dell’orso in Trentino. Proprio Carlo Papi, il papà di Andrea – il 26enne runner morto il 5 aprile 2023 per l’attacco dell’orsa Jj4 – aveva urlato «vergogna» sia all’artista sia al Comune per l’opera . Ma a Martalar sono arrivate anche minacce. «Sul cellulare ricevo insulti e messaggi che augurano a me ai miei cari di morire sbranato da un orso come Papi – ha ammesso l’artista – Il mio è un messaggio positivo, ora l’opera rischia di bruciare ancora».