Giampaolo Zanni dopo 40 anni (8 da segr. gen.) CGIL Vicenza da lunedì in CGIL Veneto per sicurezza e salute sul lavoro Congratulazioni e auguri di VicenzaPiù

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Giampaolo Zanni
Giampaolo Zanni
Pubblichiamo il saluto di Giampaolo Zanni, segretario generale della Cgil di Vicenza per 8 anni di seguito fino al giugno scorso: da 40 anni sindacalista prima come lavoratore e poi in segreteria FIOM fino a diventare segretario generale della categoria dei metalmeccanici. Domani Giampaolo Zanni inizierà ad operare alla CGIL del Veneto e si occuperà di sicurezza e salute sui posti di lavoro e di inquinamento in particolare da PFAS.
A Giampaolo Zanni vanno le congratulazioni della redazione di ViPiu.it e di VicenzaPiù Viva per quanto finora fatto per il mondo del lavoro vicentino e l’augurio di portare il suo contributo di esperienza a livello regionale per un tema, quello della sicurezza e salute sul lavoro, oggi sempre più centrale.
Il direttore
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LA LETTERA DI SALUTO

«Il 7 giugno scorso Giancarlo Puggioni è stato eletto nuovo Segretario Generale della Cgil di Vicenza, in mia sostituzione.

Giampaolo Zanni in città
Giampaolo Zanni in città

Dal mese di settembre 2024 io lavorerò nella struttura regionale della Cgil, dove mi occuperò di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di inquinamento da Pfas.
Lascio Vicenza dopo quasi quarant’anni di lavoro, all’inizio come operaio in fabbrica e poi, dopo la Laurea in Scienze Politiche ed un anno di lavoro alla Lowara di Montecchio Maggiore, nella Cgil di Vicenza, prima come sindacalista della Fiom, la categoria dei metalmeccanici, poi come Segretario Generale della Fiom provinciale e infine come Segretario Generale della Cgil di Vicenza, ruolo che ho ricoperto negli ultimi otto anni.
Lascio una Cgil provinciale dove negli ultimi otto anni, grazie alla serietà ed all’impegno di chi vi lavora, abbiamo realizzato tante iniziative sindacali, il sistema dei servizi ha prodotto ottimi risultati ed abbiamo aumentato le iscritte e gli iscritti di oltre 4.000 unità.

Tante le persone che ho incontrato e tanti i ricordi, che porterò sempre con me.

La lotta condotta per la tutela dei lavoratori della Miteni di Trissino, avvelenati dalle sostanze Pfas prodotte in quell’azienda chimica. Ricordo gli incontri in azienda ed in Regione, i presidi sindacali e le azioni legali da noi promosse per il riconoscimento delle malattie professionali e dei danni alla salute subiti dagli ex lavoratori. E non dimentico le manifestazioni organizzate assieme alle associazioni No Pfas, per la difesa della salute della popolazione contaminata, per la bonifica del sito e per la messa al bando di queste sostanze. E siamo Parte Civile nel processo per “avvelenamento delle acque” avviato contro i vertici delle società coinvolte. Il documentario della Cgil di Vicenza “Pfas Lavoro avvelenato”, fruibile su Youtube, ne costituisce una testimonianza preziosa.

Le iniziative per denunciare il disastro prodotto dal fallimento della Banca Popolare di Vicenza e le sue conseguenze sul tessuto economico, sulla fiducia dei cittadini e soprattutto sui risparmiatori raggirati.

La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Lovato Gas per opporsi alla decisione della proprietà di delocalizzare lo stabilimento vicentino. Ricordo gli scioperi e i cortei, gli incontri con il Sindaco, il Vescovo, la Regione ed il Ministero. Ancora sento l’emozione del turno di notte che ho fatto nel tendone davanti ai cancelli dell’azienda, che per settimane ha impedito la fuoriuscita dei macchinari.

Dopo quella vertenza, conclusa con un accordo sindacale con la proprietà, tante altre lotte sono state affrontate e portate a termine per difendere il lavoro e tutelare occupazione e redditi di lavoratrici e lavoratori (Recoaro, Forall, Abb). Battaglie impegnative che costituiscono un patrimonio fondamentale di azione sindacale, di partecipazione e di solidarietà.

L’emergenza pandemica da Covid 19 e le sue pesantissime ripercussioni sulla salute e sulla vita delle persone, sul lavoro e sulle relazioni sociali. In quel periodo abbiamo dovuto re-inventare il nostro lavoro di tutela collettiva ed individuale e ri-adattare le nostre consuete modalità di incontro con le persone. Ricordo le difficoltà, la paura e la complessità di quel periodo, ma anche il grande lavoro di squadra messo in campo.

Le inaugurazioni delle sedi della Cgil di Noventa e di Bassano dopo i lavori di ristrutturazione, quelle delle nuove sedi di Marostica (presente il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini) ed in centro a Vicenza e quella della nuova sala riunioni con scala di sicurezza esterna nella sede provinciale.
Investimenti sostenuti per essere presenti e radicati nel territorio e per meglio incontrare le persone che si rivolgono a noi.

Il convegno di Asiago nel settembre del 2021 “Sergentmagiù, ghe rivarem a baita?”, per celebrare il nostro iscritto più illustre, lo scrittore dell’Altipiano Mario Rigoni Stern, in occasione del centenario della nascita.

L’inaugurazione nel 2018 dello “Sportello anti molestie” della Cgil, per offrire alle lavoratrici vittime un luogo di ascolto e denuncia. E ricordo la grande fiaccolata di Noventa “In memoria di Rita”, dopo l’uccisione per mano del compagno della nostra iscritta Rita Amenze. Ricordo le tantissime persone presenti, la loro rabbia, il loro dolore e la speranza nella crescita di una cultura di parità e di rispetto nella nostra società.

Lo spettacolo teatrale “Quanto dura un secondo”, una proposta di Cgil Cisl Uil condivisa dal Prefetto e dal Tavolo da lui costituito sul dramma delle morti sul lavoro che negli ultimi due anni è andato in scena nei teatri, nei luoghi di lavoro e nelle scuole della provincia per favorire la costruzione di una cultura sulla salute e sulla sicurezza nel lavoro.

Il libro “Storie di segretarie e di segretari”, che raccoglie le testimonianze di chi ha diretto la Cgil vicentina dal 1996 al 2016 e che abbiamo voluto per aver cura della nostra memoria storica e per lasciare traccia di quanto vissuto in quel periodo.

Le numerose iniziative promosse assieme alle forze politiche e sociali sensibili sui temi della pace e contro le guerre, della difesa e rilancio della scuola pubblica e della sanità pubblica, della necessità di un nuovo modello di sviluppo, contro le discriminazioni di genere e di ogni tipo, dei diritti dei migranti, dell’accoglienza dei profughi, della difesa della democrazia contro i cosiddetti “rigurgiti fascisti”, della situazione del popolo Palestinese e dei cambiamenti climatici.
In questi anni ho cercato di rimanere sempre un sindacalista che sceglie di “stare con il cuore, la testa ed il corpo dentro la parte sociale che rappresentiamo”. Ed ho cercato di farlo “con l’ambizione e la speranza di camminare assieme verso un mondo migliore possibile per tutte e tutti.”
Ho cercato poi di mettere al centro il bene collettivo rispetto ai risultati ed il bene delle persone in carne ed ossa rispetto alle convinzioni ideologiche.
Ed ho cercato infine di avere rispetto delle altre sigle sindacali e delle controparti e di instaurare con loro relazioni corrette e di dialogo anche nei momenti di contrapposizione».

firmato
Giampaolo Zanni