Lavoro nero nel Vicentino: scoperti 9 lavoratori irregolari a Sandrigo e Breganze

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Nei giorni scorsi, un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Vicenza e dell’Ispettorato del Lavoro ha portato alla luce nuovi casi di lavoro nero nel territorio vicentino. Nove lavoratori sono stati trovati impiegati illegalmente in due distinti controlli effettuati nei comuni di Sandrigo e Breganze.

L’indagine, avviata nell’ambito del rafforzamento dei controlli estivi per contrastare l’evasione fiscale e il lavoro sommerso, ha preso di mira diverse attività commerciali, tra cui fondi agricoli adibiti a eventi e ristoranti. I finanzieri della Tenenza di Thiene, in particolare, hanno eseguito un accesso ispettivo in un fondo agricolo di Sandrigo dove si stava svolgendo un evento con musica dal vivo e servizio di ristorazione. Qui sono state identificate 20 persone intente a lavorare.

A seguito dei controlli, è emerso che ben 8 lavoratori non avevano le comunicazioni obbligatorie di instaurazione del rapporto di lavoro. Di conseguenza, l’Ispettorato del Lavoro ha disposto la sospensione dell’attività per le tre aziende coinvolte, in quanto l’impiego di personale irregolare superava il 10% del totale.

Un’analoga situazione si è verificata a Breganze, dove i finanzieri hanno individuato uno stand di un ristorante che impiegava 1 lavoratore senza contratto. Anche in questo caso, l’attività è stata temporaneamente sospesa.

Oltre alle sanzioni amministrative per l’omessa comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, gli imprenditori coinvolti dovranno far fronte a una multa per l’utilizzo di un registratore di cassa non conforme alle normative vigenti.

Nonostante i continui controlli delle forze dell’ordine, il fenomeno del lavoro nero continua a rappresentare un problema serio nel territorio vicentino. L’impiego di lavoratori in nero sottrae risorse allo Stato, danneggia la concorrenza leale e mette a rischio i diritti dei lavoratori stessi.