Filiera della canapa, Masolo (EV) presenta interrogazione: aderisce anche Baldin (M5s)

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Filiera della canapa, una vecchia immagine
Filiera della canapa, una vecchia immagine

Anche Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto aderisce alla interrogazione sulla filiera della canapa del collega Renzo Masolo. Lo scorso 1° agosto, infatti, il consigliere vicentino di Europa Verde aveva presentato una interrogazione relativa al divieto del governo di coltivare, vendere e consumare infiorescenze della cannabis a basso contenuto di Thc, dalla cui estrazione si ricavano gli oli di cannabidiolo (Cbd).

La pentastellata sulla filiera della canapa afferma: “Questo governo non finisce mai di stupire in negativo, ad esempio dice di non voler intralciare le imprese, poi cancella con un tratto di penna un intero settore in crescita, trainato da giovani produttrici e produttori agricoli. Ha ragione la CIA, la confederazione degli agricoltori, l’emendamento al decreto ‘Sicurezza’, approvato alla chetichella la notte dello scorso 31 luglio, va prima di tutto contro la libertà d’impresa tutelata dalla Costituzione Italiana e sbandierata fino a ieri dai partiti di destra.

Cosa dicono i presunti liberali di Forza Italia, dove sono nascosti? Bisogna ricordare che il Veneto è la terza regione italiana per la produzione di canapa, con 64 ettari coltivati a fronte di 487 nel suolo nazionale, ovvero, il 15% della produzione. In questa terra – argomenta la Baldin – dalla canapa vengono prodotti 75 milioni di fatturato, 500 in tutta Italia. Cifre destinate a sparire, assieme ai relativi posti di lavoro. E tutto per un feticcio ideologico e antiscientifico di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ripetutamente smentiti da rigorosi dati oggettivi, ma capaci purtuttavia di volere fortemente un atto destinato a subire i ricorsi del comparto produttivo. Il quale si farà forza delle norme europee, ancora una volta disapplicate in Italia. Nella Ue, ad esempio, abbondano i bandi a sostegno delle produzioni, e la Germania legalizza l’accesso alla cannabis anche per fini ludici”.