A Vicenzaoro September si parla di intelligenza artificiale nella gioielleria e di formazione per i giovani

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Vicenzaoro september

Manca un giorno alla chiusura di Vicenzaoro September 2024 e, mentre prosegue tra i padiglioni del quartiere fieristico vicentino l’andirivieni di operatori e visitatori, continuano anche gli interessanti incontri divulgativi e formativi che arricchiscono questa edizione del salone internazionale dell’oreficeria e gioielleria.

Gioielleria del futuro e Intelligenza Artificiale

Vicenzaoro incontro su Ai e gioielleria
Il talk su Intelligenza Artificiale e creatività

Assai interessante il talk sul binomio tecnologia e creatività, condotto da Steven Tranquilli, Direttore Federpreziosi Confcommercio Imprese per l’Italia. Un viaggio attraverso le potenzialità del machine learning applicato al mondo della gioielleria, in cui Guido Di Fraia, Founder e Ceo del Laboratorio di Intelligenza Artificiale “IULM AI Lab”, ha spiegato perché “l’Intelligenza Artificiale se la conosci non la eviti”. La rivoluzione tecnologica in atto non rappresenta infatti una minaccia per le aziende bensì uno straordinario strumento che potenzia e amplifica le facoltà umane, in tutti gli ambiti produttivi. Imprescindibile per sfruttare le possibilità aperte dall’avvento dell’AI nelle aziende, anche nell’industria del gioiello, la capacità di raccogliere e sistematizzare i dati correttamente, per permettere alle intelligenze generative di elaborare output quanto più aderenti alle reali necessità del richiedente. Si tratta infatti di tecnologie che producono modelli di risposta sulla base di matrici costruite sulla base di probabilità statistiche.

Sul palco anche Stefano Andreis, Presidente Federpreziosi Confcommercio Imprese per l’Italia, Tony Dascoli, Gioielliere e designer, Francesco Ponzi, Coordinatore Giovani Federpreziosi, Simone Haddad, gioielliere e designer, che durante il talk hanno portato esempi pratici di come l’AI rappresenti un asset strategico per le gioiellerie, per migliorarne la competitività, i processi decisionali, creativi, il rapporto con il mercato e con i clienti. Una rilevanza che impone investimenti per formare le professionalità esperte nella gestione di queste nuove tecnologie.

L’importanza della formazione

Altro appuntamento è stato incentrato su formazione e occupazione per i giovani che aspirano a carriere d’oro. L’evento, promosso da CPV, si è aperto con i saluti di Alessandro Testolin, Presidente della Fondazione CPV, che si è profuso in un sentito ringraziamento a Italian Exhibition Group e alla Regione Veneto per il ruolo decisivo giocato nello sviluppo di opportunità di crescita professionale per il comparto orafo vicentino, di concerto con la Fondazione Cosmo. Una industry in salute, che vede crescere il numero di occupati, i volumi della produzione e dell’export. Uno scenario in cui, non a caso, cresce il bisogno di “Competenze innovative e nuovi percorsi formativi per il settore orafo” come sottolineato da Luca Romano, Direttore di Local Area Network, che ha presentato i dati dell’omonima ricerca.

A dar voce alle aziende del territorio sono stati gli interventi di Massimo Lucchetta, Manuel Maraschin e Piero Marangon, che ha voluto sottolineare la centralità del ruolo delle imprese nel processo formativo delle nuove professionalità orafe, e il proficuo scambio che si crea con gli studenti, portatori di punti di vista in linea con le nuove istanze della contemporaneità. Studenti che sono stati i protagonisti della chiusura dell’incontro, con la consegna dei diplomi di un percorso formativo che, tornando ai dati di Romano, vanta il 90% di occupazione e un anno dalla conclusione del ciclo di studi.