Turismo: sabato scorso in Veneto sciopero e presidio itinerante per dire con forza “Il contratto ci spetta”

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La mobilitazione a Venezia per il ccnl turismo

Ccnl turismo, i segretari di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS Veneto lo ribadiscono: «Le mobilitazioni nazionale e veneta non termineranno fino alla firma di un accordo giusto ed equo per tutti».

ccnl turismo, presidio itinerante
In motonave per la mobilitazione itinerante a Venezia

C’è stata infatti grande partecipazione sabato scorso 7 settembre alla mobilitazione nazionale indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS per denunciare il mancato rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl) dell’industria turistica (grandi catene alberghiere, parchi divertimenti del Garda e tour operator), scaduto da ormai sei anni. La giornata ha visto uno sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici del settore per l’intero turno di lavoro e nel pomeriggio a Venezia, città simbolo dell’industria turistica, una mobilitazione itinerante a bordo di una motonave. Partita dal porto di Fusina, ha fatto tappa all’hotel Danieli per un primo presidio e poi si è mossa alla volta di Santa Maria Elisabetta, al Lido di Venezia, per un secondo presidio fisso fino a sera.

In più di 150 tra delegati e operatori sindacali delle tre federazioni di categorie, hanno alzato la voce per dire con forza “Il contratto ci spetta!” a nome degli oltre 10mila lavoratori per cui è applicato questo Ccnl nella nostra regione.

Lo stato di agitazione era stato dichiarato dalle tre sigle sindacali a seguito dell’interruzione del negoziato con Federturismo (Federazione nazionale dell’industria dei viaggi e del turismo del sistema Confindustria) e Aica (Associazione italiana Confindustria alberghi), aperto da due anni e rimasto allo stallo (con una prima rottura dei negoziati nel novembre scorso e uno sciopero nel dicembre 2023). Per il rinnovo del Ccnl turismo per sindacati e lavoratori è prioritaria la questione salariale, in quanto le retribuzioni sono assai distanti dal costo della vita, oltre ai temi legati alla precarietà, la successione nell’appalto e l’internalizzazione, la violenza e le molestie sui luoghi di lavoro, i congedi per le donne vittime di violenza e la genitorialità.

I segretari generali del veneto di Filcams Cgil Cecilia De Pantz, Fisascat Cisl Giovanni Battista Comiati e UILTuCS Luigino Boscaro hanno ribadito che «I lavoratori e le lavoratrici si meritano un contratto rinnovato e dignitoso, ancor più nella nostra regione dove il turismo si conferma anno dopo anno il settore trainante dell’economia, contribuendo più di tutti ad accrescere il Pil e a creare occupazione».