BTp, Il Sole 24 Ore: “Record di sempre: chiesti 130 miliardi a 30 anni”

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L’offerta tramite sindacato del nuovo titolo BTp a 30 anni ha fatto segnare un record di domanda: raccolti ordini superiori ai 130 miliardi di euro a fronte degli 8 offerti dal Tesoro.

La stima, ricavata da fonti di mercato, trova ampio spazio oggi su Il Sole 24 Ore. Il BTp, ha comunicato in serata il Ministero dell’Economia, è stato collocato al prezzo di 99,789, che corrisponde a un rendimento lordo annuo all’emissione del 4,359%. Il regolamento dell’operazione è fissato per il 17 settembre, data di godimento del titolo che scade il 1° ottobre 2054.

Da quanto si apprende sui mercati –  si legge sul quotidiano economico – il 75% dell’offerta è stata indirizzata all’estero, con una nuova componente di richieste (nei dintorni del 10%) arrivata dai Paesi scandinavi. Sul piano delle caratteristiche degli interessati, un ampio nocciolo intorno al 30% è rappresentato da investitori di lungo periodo come banche centrali e di sviluppo, assicurazioni e fondi pensione”.

L’offerta di BTp a 30 anni è stata presentata ieri dal sindacato costituito da Barclays, Bnp Paribas, BofA, Citibank e Société Générale nel ruolo di lead manager e dagli altri specialisti in titoli italiani nella veste di co-lead manager.

Gianni Trovati scrive: “Il calendario ha dato quindi agli investitori l’opportunità di assicurarsi cedole pesanti prima che entrino davvero in azione le forbici di Francoforte, fin qui mosse una volta sola dal board della banca centrale; e al Tesoro quella di proseguire nell’operazione di allungamento della vita media del debito italiano, strategia indispensabile per un Paese che si avvicina a grandi passi ai 3mila miliardi di passivo, e deve quindi cercare in tutte le fasi di costruire argini in grado di attutire i rischi collegati a qualsiasi cambio più o meno repentino di scenario. A motivare l’offerta c’è però anche l’esigenza di rinnovare il benchmark su questa scadenza lunga: in seguito all’offerta di ieri, come indicato nei giorni scorsi dal Tesoro, la prossima asta dei titoli a medio-lungo termine non contemplerà strumenti di durata superiore ai 10 anni”.

Viene inoltre annotato che, in questa particolare fase, l’Italia offre una miscela di rendimenti importanti e rischio basso.

Fonte: Il Sole 24 Ore