È possibile combattere lo stress? Come percepisce lo stress il nostro corpo? I rimedi possibili: riscoprire il benessere abbracciando la natura

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Come combattere lo stress? Abbracciare la natura aiuta.

(Articolo da VicenzaPiù Viva n. 9 luglio-agosto 2024, su come combattere lo stress sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).

Gentile dottoressa,
io e il mio compagno, siamo molto nervosi e stressati, abitiamo in centro città e da poco abbiamo entrambi cambiato lavoro. Le giornate sono scandite da riunioni incastrate in modo minuzioso, telefonate e decisioni prese velocemente, sembra esserci sempre qualche urgenza da risolvere, poi finisce il lavoro in azienda e ne troviamo un altro, altrettanto impegnativo, la famiglia, i figli, con i loro bisogni, le attività extra-scolastiche, i compiti da correggere, le partite, le pulizie di casa, la spesa da fare, ecc. a volte ci sembra di essere dentro una lavatrice! Siamo veramente stanchi. Come sopravvivere a tutto questo? Può darci qualche consiglio?
Grazie, Maria

Cara Maria,
lo stress è una risposta cognitiva, emotiva e fisica che viene data in situazioni stressanti o stressors, che possono riguardare la vita affettiva, familiare, sociale, lavorativa. Stress, ansia e stile di vita. Come reagisce il nostro corpo allo stress? Quali sono i segnali di stress? Mente e corpo si influenzano sempre. Sono una cosa sola, a dire il vero. Noi non abbiamo un corpo, noi siamo un corpo. Come capire cosa provoca stress e porre subito rimedio?
Innanzitutto fermandosi un attimo. Ascoltati. Chiediti se stai vivendo la tua quotidianità alla luce delle tue esigenze e dei tuoi bisogni oppure se stai subendo o vivendo male qualche  situazione. Il corpo ti sta inviando segnali nuovi?
Dolori muscolari? Mal di testa cronico? Colon irritabile? Mal di stomaco? Irritabilità? Insonnia? Fame nervosa? Psoriasi?
Quando lo stress è associato ad una condizione prolungata e intensa può provocare malessere fisico, psichico e determinare patologie che limitano non solo il rendimento lavorativo, ma anche quello sociale, personale, psicologico. Se impari a prestare attenzione, riuscirai ad ascoltare ciò che il corpo ha da dirti e a riconoscere le alterazioni, ciò che gli manca per stare di nuovo bene.
Come percepisce lo stress il nostro corpo? Con l’ansia, accanto a sensazioni cardiovascolari, respiratorie, intestinali, muscolari, e cognitive alterate! Tutto ciò porta uno squilibrio nel quale stiamo sempre peggio. Ansia, attacchi di panico, mancanza di energia, sensazioni di negatività, inefficienza, eccessivo stato nervoso.
La vita diventa un susseguirsi affannoso di eventi dai quali ci sentiamo inghiottiti, come quando tu stessa utilizzi l’immagine della “lavatrice”. Ci disconnettiamo da noi stessi, dall’essenziale e iniziamo ad essere tesi, in ansia, infelici.
Per rendere l’idea Maria: “Immagina un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire.
Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa. Sarebbe balzata subito fuori dal pentolone”.
Questa triste storiella ti dice qualcosa?
Spesso subordiniamo il nostro benessere emotivo a necessità che consideriamo più importanti. Ma allora chi ha ucciso la rana? Non è stata l’acqua bollente, ma l’incapacità della rana di decidere quando saltare. Se ci pensi puoi applicare questo principio a tante situazioni che affronti nella vita.
Cosa spaventa la rana bollita? La paura più grande che abbiamo è di cambiare, in particolare le nostre abitudini e credenze, ma come diceva Gandhi “Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”.
Proprio come la rana bollita, che per salvarsi dovrebbe cambiare la sua situazione e saltare fuori dalla pentola, e invece si adatta all’acqua finché non diventa insopportabile, perché il cambiamento la spaventa ancora di più dell’acqua bollente. Così si accumulano piccole frustrazioni, piccole dosi di rabbia, ci facciamo andare bene una serie di cose… che presto o tardi portano ad esplodere. Solo, l’agire infatti, crea un cambiamento nella percezione, che innesca la reazione emozionale e la risposta comportamentale.
Come combattere lo stress? I pilastri su cui puoi costruire il tuo benessere, sono noti da tempo: movimento fisico, socialità e relazioni, varietà e ricerca di stimoli ambientali e cognitivi, e una sana alimentazione.
Quando si è stressati, si ha tanta adrenalina in circolo, camminare in natura facilita la scarica dello stress accumulato. Si vive un bagno cromo-terapico di verde e di azzurro che tranquillizza l’organismo e lo sguardo. Gli spazi verdi abbassano la pressione sanguigna, riducono l’eccitazione del sistema nervoso, rafforzano il sistema immunitario e, in generale, riducono l’ansia e migliorano l’umore. Un bosco lo si può apprezzare visivamente, anche con l’aiuto della realtà virtuale, ma tutt’altra cosa fare un’esperienza immersiva: abbracciare un albero, camminare a piedi nudi sul manto erboso o ascoltare il canto degli uccelli. Basta solo un’ora trascorsa in mezzo agli alberi, senza l’utilizzo dei cellulari, per ridurre lo stress a livello cerebrale secondo i ricercatori del Max Planck Institute for Human Development di Berlino che hanno registrato, con la risonanza magnetica funzionale (fMRI), i cambiamenti del cervello in tempo reale. Approfittando dell’arrivo dell’estate, un tuffo nella natura può sicuramente giovare al tuo benessere, potenzia la concentrazione e migliora il sonno, ti permette di affrontare con più energia e creatività la frenesia del mondo moderno. Se può essere faticoso o difficile raggiungere posti verdi, fai entrare un po’ di natura nella tua casa con il gardening: creare e curare il proprio orto o giardino casalingo, come facevano già nel 500 a.C. gli antichi persiani, aiuterà a potenziare la creatività e regolare l’umore.
Se invece, al contrario, dovesse persistere il tuo malessere puoi richiedere una consulenza per fare quel balzo per il tuo benessere e dare allo stress una nuova risposta, perchè come dico sempre ai miei pazienti: “Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”.