Nella mattinata del 10 settembre, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica hanno arrestato in flagranza di reato V.B., un ventenne cittadino ucraino, studente universitario, con l’accusa di concorso in tentata estorsione.
L’arresto è stato il risultato di una breve ma articolata indagine avviata a seguito della denuncia presentata da una donna vicentina. La donna aveva dichiarato di essere stata contattata, nei mesi precedenti, da un’organizzazione attraverso piattaforme social, che le aveva proposto di investire somme di denaro promettendo cospicui guadagni tramite la negoziazione di criptovalute.
Le prime indagini, basate sulle informazioni fornite dalla denunciante, hanno rivelato che le era stato chiesto di aprire un conto corrente bancario a Malta. Successivamente, la vittima è stata indotta a eseguire diversi bonifici attraverso servizi di home banking. Gli interlocutori hanno fornito credenziali di accesso a una piattaforma online, simile a una realmente esistente, che permetteva di monitorare l’andamento degli investimenti, facendo sembrare che il capitale stesse maturando significativi interessi tramite compravendita di criptovalute.
Dopo alcuni mesi, quando la vittima ha richiesto il prelievo dell’investimento e degli interessi maturati, per un totale superiore ai 100.000 euro, le è stato comunicato, tramite canali social, che nessuna somma sarebbe stata restituita a meno che non avesse effettuato un ulteriore sostanzioso bonifico.
Nel frattempo, la banca aveva revocato le credenziali di accesso al servizio di home banking a causa del saldo negativo del conto corrente. Gli autori del reato hanno quindi proposto alla vittima una consegna di denaro contante a un loro emissario, che avrebbe potuto raggiungerla in pochi giorni.
All’incontro, avvenuto in una piazza della città, erano presenti anche i Carabinieri, che hanno individuato e arrestato l’uomo giunto per ritirare il denaro. L’arrestato è stato poi condotto presso la casa circondariale di Vicenza, in attesa del giudizio direttissimo davanti al Tribunale di Vicenza.
Gli investigatori stanno valutando le informazioni e le ulteriori indicazioni raccolte durante l’arresto per identificare eventuali complici del cittadino ucraino arrestato.
*Nota: Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte a indagine sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna o in forme analoghe.*