Arman scrive a M5S su stop al FIR: è tutta colpa della Vestager e del… misseling

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Andrea Arman con Gianluigi Paragone per i
Andrea Arman con Gianluigi Paragone

Vi portiamo a conoscenza della lettera – scrive per il Coordinamento associazioni banche popolari venete don Enrico Torta il suo presidente Andrea Arman – inviata agli On. Di Maio, Villarosa, Fraccaro ed altri del M5S per “sostenerli in questi difficili momenti che li vedono soli nello scontro a difesa del nostro diritto ad essere indennizzati senza dover affrontare e subire arbitrati ed altre umilianti e complesse dimostrazioni di misselling“.

Oggi – scrive quindi l’vv. Andrea Arman – vi sarà l’incontro con la sig.ra Vestager  che vi dirà  cosa va fatto. Sicuramente la visita non è casuale e, temiamo, sia la trovata per far pendere la bilancia dalla parte della vecchia legge del misselling (legge 205/17 e art. 38 abortito). Le dichiarazioni della Commissaria sono già una dichiarazione di guerra ed ella non considera  la casistica e le dinamiche che hanno  causato  la crisi bancaria che giustifica il FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori).

La sig.ra Vestager si ferma, come per altro nella volontà degli estensori delle sopra  menzionate leggi e proposte,  ad una responsabilità esclusiva degli istituti di credito. Tale approccio è antistorico e funzionale all’assoluzione di organi decisionali (governo Renzi, BCE e Banca d’Italia) e di quelli di controllo sia nazionali che europei.

Come tante volte si è detto e scritto – prosegue Andrea Arman -, non di misselling si deve parlare ma di lesione massiva dei diritti dei risparmiatori, consumatasi nel rapporto risparmiatore banca anche a ragione delle scelte politiche europee (entrata in vigore del bail –in ), della mancata comunicazione ai soci ed ai cittadini tutti del mutamento normativo determinato dall’entrata in vigore del bail – in, delle scelte del Governo Renzi, della gestione delle banche di fatto commissariate su volontà BCE e delle gravi carenze di controlli da parte degli organi pubblici preposti che non sono in  tempo intervenuti per evitare operazioni contro legge ed in violazione del generale principio  di buonafede oggettiva.

Passaggio delicato delle dichiarazioni della Sig.ra Vestager è quello relativo “alla conoscenza del rischio” che escluderebbe la possibilità di intervento pubblico. Delicato perché rilancia con forza il percorso dell’accertamento giudiziale o paragiudiziale sulla  singola posizione e, quindi, sostiene l’idea cara alla burocrazia, alle banche, alla finanza ed ai lacchè politici dell’arbitrato e del misseling.

Ma delicato – aggiunge Andrea Arman – anche perché non tiene conto di come si siano sviluppati i fatti – Come al solito scrivo con riferimento alle popolari Venete -. Per le venete ci sono stati lunghissimi anni di dati positivi e di pubblico elogio alle banche popolari da parte di Banca d’Italia, di Consob e di tutto il mondo della stampa finanziaria. Non vanno dimenticate le pubbliche dichiarazioni dei vari ministri dell’economia e primi ministri che rassicuravano circa la solidità del sistema bancario italiano. Mario Monti in testa a tutti.

E neppure debbono essere dimenticati gli stress test positivi pubblicati con enfasi sui vari giornali.  Ed allora chi sono coloro che erano a conoscenza del rischi? Neppure gli amministratori delle banche lo erano, tant’è vero che sono rimasti tutti con milioni di Euro in azioni in tasca.

Il ragionare, almeno per quello che si è letto, della sig.ra Vestager è superficiale e capzioso, volto ad evitare un provvedimento che avrebbe portata rivoluzionaria nell’attuale scenario di sfregio della Costituzione Italiana.

E’ evidente l’attacco concentrico alla Vostra politica anti sistema che – conlcude Andrea Arman -, a fronte della Vostra eroica tenuta di fronte, impegna ora i pezzi da 90. Mario Draghi, a Bologna, fa un discorso che pare addirittura eversivo rispetto alle regole costituzionali, il ministro Tria ne sostiene e loda il contenuto e la sig.ra Vestager si espone con la sua carica di simpatia.

Cari amici, non mollate, noi siamo con Voi.

Coordinamento associazioni banche popolari venete don Enrico Torta

Il presidente Andrea Arman