Piani Paralleli 2024-2025 per le superiori: raddoppiate le proposte integrative alla formazione scolastica

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presentazione Piani paralleli 2024-2025
L'assessore Leonardo Nicolai presenta l'iniziativa per le scuole superiori Piani Paralleli 2024-2025

Che c’entra il Comune di Vicenza con le scuole superiori, che è risaputo non essere di sua stretta competenza? C’entra. In tutti i modi e con tutti i mezzi che può. Per esempio si affianca all’offerta didattica con i suoi Piani Paralleli, giunti alla seconda edizione con numeri che superano di gran lunga quelli già positivi dello scorso anno. Presentati questa mattina a Palazzo Trissino dall’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai, i Piani Paralleli 2024-2025 si riconfermano come valide e variegate proposte educative per le scuole secondarie di secondo grado.

leonardo nicolai presenta piani paralleli
L’assessore Nicolai durante la presentazione (f. Zanini)

“Con questo progetto -ha spiegato Nicolai- di fatto come assessorato facciamo quello che ci preme: affianchiamo la comunità giovanile vicentina fornendole spunti e spazi fuori dalle attività scolastiche”. Partita da un’idea della precedente amministrazione, come sottolineato dallo stesso Nicolai, l’iniziativa portata avanti lo scorso anno da questa giunta “è piaciuta davvero tanto e quindi eccoci qui con una nuova edizione, ancora più ricca”.

I dati dell’esperienza pilota sull’anno accademico 2023-2024 parlano di 27 progetti declinati su 4 diversi temi, ma soprattutto dell’adesione di oltre 5 mila studenti coinvolti in diverse attività che li hanno aiutati e stimolati nella crescita. Be’, per il nuovo anno scolastico i progetti sono addirittura 57 e i temi salgono a 5: ambiente, orientamento, arte e cultura, affettività e salute, cittadinanza attiva-storia-legalità. La maggior parte delle proposte (35) saranno completamente gratuite, le altre prevedono un contributo da parte del Comune che, in tempi certo non facili di continui tagli agli enti locali, ha comunque investito nel progetto quasi settemila euro.

Senza escludere l’aggiunta durante l’anno di ulteriori proposte, l’Assessorato tiene a citare alcune delle iniziative già in programma, proprio perché particolarmente vicine a quello che è lo spirito delle politiche giovanili: gli incontri con Cosmo e Lilt per la conoscenza si sé, l’esplorazione delle emozioni, la gestione delle dinamiche relazionali e per la consapevolezza del rapporto tra salute, sessualità e affettività; il progetto “Promemoria Auschwitz – un nuovo modo di fare memoria” dell’associazione Deina, con viaggio in loco, e quello di Istrevi “Passi nella storia – i luoghi del fascismo e della resistenza a Vicenza e Padova”; “One health – un percorso di cittadinanza attiva nelle scuole del Veneto per bandire i Pfas” e “Costruisco il mio evento” del Coordinamento dei Festival di Vicenza. E poi la sorpresa, i cui dettagli non possono ancora essere svelati: la partecipazione delle scuole al Natale in Basilica.

Si è scelto di presentare pubblicamente i Piani Paralleli a settembre, con l’imminente distribuzione nelle scuole del libretto con il dettaglio di tutte le proposte, così da risultare sempre più legati al Poft (Piano di Offerta Formativa Territoriale) e favorire fin dall’inizio dell’anno scolastico la scelta e l’adesione da parte degli istituti, che in maniera autonoma selezioneranno le proposte formative più consone all’incremento della propria formazione e le veicoleranno a studenti e famiglie.

Integrare il proprio curriculum scolastico ma soprattutto il proprio bagaglio di esperienze, sviluppare conoscenze specifiche e nutrire talenti, soddisfare curiosità non solo rispetto alle nozioni ma anche rispetto a se stessi, sfogare la propria creatività, esplorare e difendere l’ambiente, ampliare i propri orizzonti, approfondire “materie” nuove, definire la propria social(ità) ma soprattutto sentirsi protagonisti e trovare uno spazio e un percorso in cui esserlo davvero sono tutte legittime esigenze delle nuove generazioni, cui non sempre (a essere ottimisti) la scuola può rispondere da sola. Partecipare alla formazione e alla crescita delle nuove generazioni è quindi non solo stimolante, ma indispensabile “per poter credere che tra cinque anni questa sarà una città ancora migliore” ha concluso Nicolai.