La nave scuola della marina militare italiana Amerigo Vespucci ha ricevuto il Premio Pigafetta 2024, giunto all’ottava edizione. La cerimonia si è tenuta lunedì 16 settembre, in occasione del cinquecentenario della stesura del diario di Antonio Pigafetta, a bordo della Vespucci, attraccata a Manila (Filippine), su iniziativa dell’Associazione Pigafetta500 e del Comune di Vicenza, con la collaborazione dell’ambasciata italiana nelle Filippine.
Dal 14 al 18 settembre, la Amerigo Vespucci (salirci da ufficiale di Marina, nota personale, è stata una delle cose belle della mia vita, ndr) è stata ormeggiata al molo del South Harbour Port di Manila, in una delle 36 tappe del suo tour mondiale. La Vespucci ha seguito in parte la rotta di Magellano, con la sosta a Manila che rappresenta uno dei momenti più significativi raccontati dallo stesso Pigafetta.
Durante la cerimonia, sono stati trasmessi i videomessaggi del sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, e del presidente dell’Associazione Pigafetta500, Stefano Soprana. A bordo della Vespucci erano presenti l’ambasciatore italiano Davide Giglio, il comandante della Amerigo Vespucci, capitano di vascello Giuseppe Lai, il vicentino Giordano Galante, presidente dell’associazione degli italiani nelle Filippine Archipelago. Hanno inoltre partecipato gli storici e studiosi del Pigafetta, Danilo Madrid Gerona e Andrea Canova.
La genesi della nave scuola Amerigo Vespucci
La decisione di costruire l’Amerigo Vespucci fu presa nel 1925 per sostituire la precedente nave scuola della classe Flavio Gioia. Progettata nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, la Vespucci fu varata a Castellammare di Stabia il 22 febbraio 1931 e ricevette la bandiera di combattimento a Genova il 15 ottobre dello stesso anno. Inizialmente affiancava la nave gemella Cristoforo Colombo nelle attività di addestramento della Marina militare. Durante la seconda guerra mondiale, il Vespucci proseguì l’attività addestrativa, e al termine del conflitto restò in servizio, mentre la Cristoforo Colombo fu ceduta all’URSS come risarcimento di guerra.