Centro islamico in Corso San Felice a Vicenza, Formaggio (FdI) chiede lo stop

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Esprimo ferma opposizione all’apertura di un nuovo centro islamico in Corso San Felice, a Vicenza, destinato a ospitare oltre 600 fedeli. La mia posizione si allinea alle preoccupazioni dei residenti, che da giorni manifestano contrarietà al progetto, evidenziando criticità legate all’assenza di parcheggi e possibili problemi di sicurezza e ordine pubblico”.

Lo dichiara il consigliere regionale Joe Formaggio (FdI), per il quale “non possiamo permettere che in una zona già fragile dal punto di vista della sicurezza, con una forte presenza di microcriminalità e spaccio, venga insediata una struttura di tali dimensioni. La costruzione di un centro islamico di queste proporzioni a Vicenza non farebbe altro che aggravare la situazione, con conseguenze dirette sulla qualità della vita dei residenti e sulla sicurezza del quartiere. Inoltre, assisteremo inevitabilmente a una forte svalutazione degli immobili, danneggiando ulteriormente i cittadini che hanno investito in questa area”.

Formaggio, dunque, promette il suo impegno sulla questione: “Assicuro che continuerò a monitorare da vicino la vicenda, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine e la sospensione immediata di ogni attività legata al progetto fino a quando non verranno rispettate tutte le norme urbanistiche e di sicurezza” aggiunge il consigliere.

Ieri, una delegazione del partito, con rappresentanti locali, si è recata sul posto dove ha avuto un confronto con l’Imam del quale non sono emersi dettagli, pur se è logico pensare che i meloniani abbiano portato al religioso le istanze dei resididenti. Nuove proteste sono in programma, tano che Formaggio aggiunge: “Confermo la mia partecipazione alle proteste già organizzate dai residenti della zona. Ribadisco la mia volontà di difendere il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sicuro e protetto.

Non possiamo permettere che il futuro di un intero quartiere venga compromesso in nome di un progetto che non tiene conto delle esigenze e della sicurezza della comunità locale, perché questi centri islamici alla fine molto spesso diventano centri che creano problemi e disagi”, conclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

Lato amministrazione comunale, ha parlato a GdV Cristina Balbi, assessore allo Sviluppo economico e al territorio del Comune di Vicenza: “Già nei mesi scorsi quando era emersa l’ipotesi avevamo chiarito la nostra ferma contrarietà, comunicata anche ai vertici del centro. L’amministrazione non ha al momento alcuna possibilità di intervenire, se non ribadire ancora una volta che riteniamo profondamente sbagliato collocare un immobile destinato alle attività di una comunità religiosa in un contesto residenziale e in cui gli unici parcheggi nelle vicinanze sono legati a negozi”.