(Adnkronos) – "La Fondazione Siaarti, diretta ai 10mila iscritti della nostra società scientifica, ma in generale all'intera categoria, rappresenta un'opportunità di internazionalizzazione e di collaborazione istituzionale per espandere tutte le aree della ricerca inerenti alla nostra specialità". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Massimo Antonelli, past president della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva e membro del Consiglio d'amministrazione della neonata Fondazione, in occasione delle celebrazioni – oggi nella Sala del Refettorio della Camera dei deputati – del 90esimo anniversario dalla nascita della società, avvenuta a Roma proprio il 24 settembre 1934. "L'arco e la traiettoria dal 1934 che ha seguito la Siaarti – sottolinea Antonelli – ha portato alla Fondazione per poter espandere le ricerche e approfondire nel campo, dando un'ulteriore possibilità di evoluzione e soprattutto di lavoro nel Terzo settore, cioè quello delle società no profit. Anche per poter valorizzare quanto più un cammino che abbiamo già intrapreso come società, che è quello dell'umanizzazione delle cure. Un cammino iniziato prima del Covid con progetti come quello delle terapie aperte, che vogliamo ora rilanciare". I "problemi più cogenti della categoria – ha poi concluso – sono naturalmente una carenza di anestesisti e rianimatori sul territorio nazionale, vista la molteplicità di attività che la nostra specialità è intesa a coprire, e poi la possibilità di cercare di lavorare in maniera equa ed in maniera identica su tutto il territorio avendo le giuste risorse a disposizione". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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