Hangar Palooza, molto più di un Festival

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Quattro giorni di pura vivacità all'Hangar Palooza Festival (foto di Federica Zanini per ViPiu.it)

Si chiama Festival, ma non chiamatelo festival. Perché è molto, molto di più. Queste, in estrema sintesi, le parole dell’assessore alle Politiche Giovanili, Leonardo Nicolai, alla presentazione, questa mattina al Parco della Pace, di Hangar Palooza Festival. La manifestazione di quattro giorni pieni (ma proprio pieni, con un centinaio di appuntamenti e con orario di apertura dalle 9 del mattino alle 3 di notte), pensata per tutti i gusti e le età, prende il via questo giovedì 26 settembre e dominerà l’intero, pur già movimentato, weekend in città.

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Conferenza stampa sul luogo del Festival (foto di Federica Zanini per ViPiu.it)

Musica live con anche artisti internazionali, tanto sport da praticare e da imparare, talk e dibattiti su passato, presente e futuro, mostra storica, spazio mercato, laboratori e giochi, iniziative di sensibilizzazione alla pace, incontri letterari, pedalata benefica, occasioni di cultura e socializzazione, food truck… dopo l’esperimento di successo dello scorso anno, Hangar Palooza torna ad animare il Parco della Pace, ma con un calendario ancora più intenso, con appunto un centinaio di eventi, aspettative ancora maggiori (si prevede di superare le 15 mila presenze

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L’aerostazione verrà utilizzata per la prima volta dalla Casa per la Pace (foto di Federica Zanini per ViPiu.it)

dell’edizione-pilota e raggiungere quota 20 mila) e soprattutto con il triplo dell’area occupata (e rivivificata): oltre 12 mila metri quadrati, contro i 4 mila abbondanti del 2023. Nell’imminente edizione, verranno utilizzati infatti anche spazi nuovi, tra cui l’aerostazione -a oggi mai sfruttata- che verrà gestita dalla Casa per la Pace, il lago, dove si andrà in canoa e kajak, e la pista di atterraggio che fungerà da parcheggio.

Un festival per tutti, si diceva. “Questo è un grande evento,

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Nicolai e Furegon presentano il festival (foto di Federica Zanini per ViPiu.it)

tra i più completi mai organizzati, -ha sottolineato Nicolai– di comunità, per la comunità. L’amministrazione comunale ci crede moltissimo, tanto che consideriamo i circa 35 mila euro versati (ndr: su un costo totale che gli organizzatori prevedono sui 120-130 mila euro) non un contributo, ma un investimento”. Un’iniziativa che vuole essere di stimolo alla città, una città che alza lo sguardo per guardare più lontano e che oggi può provare almeno a immaginare quello che sarà il futuro, tanto discusso, e quali già sono le potenzialità del Parco della Pace. La domanda specifica sul destino del progetto dedicato ovviamente non poteva mancare, ma in questo contesto si è dato di sapere solo che la gara è stata riattivata, che mancano gli ultimi collaudi e che la richiesta giunta al Comune è quella di limitare gli eventi qui previsti, proprio per consentire di chiudere i cantieri. Restando al presente, l’assessore Nicolai ha voluto ringraziare tutte le realtà, associazioni e singole persone che hanno collaborato all’organizzazione del Festival, sottolineando in particolare l’apporto fondamentale dei volontari: “Altrove quello che state vedendo (ndr: un via vai di persone, muletti, impalcature, luci ecc.) è lavoro -ha detto-, qui no, qui è amore per la propria città da parte di chi impiega qui il suo tempo libero”. D’altro canto, in ogni piega del festival, ha concluso, “c’è tanta città”.

A confermare non solo i dati, ma anche l’entusiasmo è intervenuto Marco Furegon (Jamrock Festival): “È un progetto che ci entusiasmava già sulla mappa -ha detto- e che ci entusiasma ancora di più ora che prende forma. La quantità, la varietà ma soprattutto la qualità degli eventi di questa edizione entusiasmerà anche il pubblico, ne sono certo”.

A dargli ragione, tanto per citare solo qualche appuntamento in programma, la partecipazione (giovedì 26) di Gino Cecchettin a presentare il libro sulla figlia Giulia e la Fondazione a lei intitolata; il dialogo (venerdì 27) tra l’ex sindaco Giorgio Sala e l’esperto di storia contemporanea Emilio Franzina su “Vicenza negli anni del regime fascista, gli anni della guerra e la lotta nella guerra di liberazione”; la mostra “Vicenza 1944: le bombe sulla città”; le proposte di Comune e Forum per la Pace di sensibilizzazione ai diritti umani, al rifiuto della guerra e alla sostenibilità, nonché la presenza delle principali associazioni impegnate nel sociale, da Medici senza frontiere a Donna chiama donna passando per Amnesty International, Greenpeace, WWF, Lipu e tante altre; i grandi live musicali con Miserable Man Official e il reggae dei Mellow Mood (giovedì), i Delicatoni e i Toy Tonics (venerdì), C+C=Maxigross e Motta (sabato), quindi Los Muchos Gramos e lo show musicale di Valerio Lundini & I Vazzanikki (domenica); la festa (sabato 28) dell’infanzia dedicata ai bambini da 0 a 6 anni (ma le tante attività per famiglie -dalle letture alla giocoleria, dal circo ai laboratori creativi- sono previste per tutto il weekend).

Un capitolo a parte, infine, alla voce sport. Fin dalle 15 di giovedì sarà aperto un vasto spazio dedicato, con tanto di torre da arrampicata e skate park, dove si terranno anche corsi, contest ed esibizioni. In programma un torneo di street basket 3v3, uno di green volley e uno di ultimate frisbee. Completano l’offerta yoga, tiro con l’arco, canoa, kajak, tennis, allenamenti intensivi ecc. Domenica, poi, approda all’Hangar Palooza Pedalando in rosa, biciclettata di sensibilizzazione sui tumori femminili.

Biglietto di ingresso: gratuito il mattino, 1 euro dalle 15 alle 19 e 2 euro dalle 19 alle 3. Parcheggio (1.500 posti, ingresso da strada Sant’Antonino 59): 5 euro ad automobile, gratuito per disabili, moto, biciclette (presente una postazione di Ridemovi per il bike-sharing) e altri mezzi sostenibili.

Tutti i dettagli sulla pagina dedicata del Comune di Vicenza e sul sito ufficiale del festival.

Qui il comunicato ufficiale del Comune di Vicenza