Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi il bilancio consolidato 2023 del gruppo Regione Veneto con 32 voti favorevoli e 9 contrari. La proposta di deliberazione amministrativa n. 81, presentata dall’esecutivo, è stata illustrata dal relatore Luciano Sandonà (Lega-LV), presidente della Prima Commissione Permanente, e dalla co-relatrice Chiara Luisetto (Partito Democratico), vicepresidente della stessa commissione.
Il bilancio consolidato fornisce una panoramica sulla gestione economica del gruppo al 31 dicembre 2023, evidenziando un attivo patrimoniale di 12,121 miliardi di euro, un patrimonio netto superiore ai 2,9 miliardi di euro e un risultato economico positivo di circa 115 milioni di euro. Il gruppo Regione Veneto comprende 12 società e 21 enti e agenzie. Tra le società consolidate figurano: Veneto Edifici Monumentali Srl, Veneto Acque Spa, Veneto Innovazione Spa, Sistemi Territoriali Spa, Concessioni Autostradali Veneti (CAV), Veneto Sviluppo Spa, Veneto Strade Spa, Infrastrutture Venete Srl, Società Autostrade Alto Adriatico Spa, Finest Spa, FVS SGR Spa e Società Infrastrutture Milano – Cortina 2020-2026.
Tra gli enti strumentali consolidati si trovano le sette Ater, i tre Esu (Padova, Venezia e Verona), AVISP – Veneto Agricoltura, ARPAV, AVEPA e diversi Enti Parco naturali regionali. La composizione del gruppo è stata aggiornata rispetto al 2022 con l’ingresso di Fondazione Atlantide, Teatro Stabile di Verona, Biblioteca Internazionale La Vigna e Fondazione Oderzo Cultura ONLUS, sebbene escluse dal consolidamento per irrilevanza. Inoltre, la Fondazione Arena di Verona è stata reinserita.
Tra le variazioni di partecipazione nel 2023 si evidenziano: la riduzione della quota regionale in Società Autostrade Alto Adriatico Spa dal 33% al 9,48%, la completa acquisizione di Veneto Sviluppo Spa da parte della Regione (dal 51% al 100%) e il conferimento delle partecipazioni regionali in Finest Spa e Veneto Innovazione Spa a Veneto Sviluppo, con conseguente controllo indiretto della Regione.
Nel suo intervento, la co-relatrice Luisetto ha evidenziato alcuni punti critici riguardanti gli accantonamenti per coprire eventuali deficit, come quello delle Olimpiadi invernali, che ammonta a 96 milioni di euro, raddoppiato rispetto al 2022. Altri accantonamenti includono 85 milioni per finanziare gli extra LEA, 27,5 milioni per il Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e 46,5 milioni per la Superstrada Pedemontana Veneta. Luisetto ha sottolineato come queste risorse non siano disponibili per rispondere ai bisogni della popolazione, creando una situazione in cui la politica odierna paga il prezzo di decisioni passate.
Valutazioni simili sono state espresse dalla capogruppo del PD Vanessa Camani, che ha annunciato il voto contrario del gruppo, insieme al portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni, al capogruppo di Europa Verde Renzo Masolo e alla capogruppo de “Il Veneto che Vogliamo”, Elena Ostanel.
In risposta, l’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ha difeso la gestione delle società della Regione, sottolineando come queste stiano lavorando per rispondere alle esigenze dei territori, pur con sensibilità e risorse diverse. Ha inoltre ribadito che la priorità dell’amministrazione regionale è mantenere i conti in ordine, in modo che il bilancio sia sostenibile nel tempo.