Mensa scolastica a Vicenza, Siotto: “Istanza di accesso agli atti”

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Simona Siotto (FdI Vicenza)

La consigliera comunale di Fratelli d’Italia Simona Siotto ha presentato una istanza di accesso agli atti del Comune sui numeri della mensa scolastica a Vicenza.

Il focus dell’iniziativa è comprendere la portata della rinuncia al servizio da parte delle famiglie, dopo che alcuni genitori hanno mandato a scuola i propri figli con pasti portati da casa, contravvenendo a quanto stabilito dal comune, e dopo alcune dichiarazioni in merito dell’assessore al ramo per Palazzo Trissino, Giovanni Selmo.

“L’assessore Selmo – afferma la Siotto – ha dichiarato che sono una settantina le famiglie che al momento hanno disdetto il servizio mensa scolastica alla primaria di Vicenza, ma i numeri vanno letti nella loro interezza e complessità. 70 sono le famiglie che, in questo momento, anche in nome dei genitori che non se la stanno sentendo di esporre direttamente i propri figli, hanno spedito formale pec di disdetta, ma questo non significa, tantomeno automaticamente, che tutti gli altri genitori stiano pagando il servizio, nè che stiano legittimando la condotta dell’amministrazione”.

L’istanza di accesso agli atti presentata dalla Siotto mira a sapere nel dettaglio quante famiglie hanno inviato mail di non voler usufruire del servizio mensa, quante hanno disdetto il servizio mensa tramite app, e “come è potuto succedere – chiede la consigliera – che, disdetto il servizio tramite app, pur avendo ricevuto la conferma del buon fine dell’operazione, il giorno successivo il servizio sull’app risultava ancora attivo”?

E ancora: quante famiglie ad oggi hanno pagato la retta annuale, quanto hanno chiesto riduzioni di vario tipo e quante hanno pagato solo la prima rata.

“Ogni genitore sta giustamente facendo la scelta che ritiene più giusta per i propri figli, spiace al contempo leggere di dichiarazioni assolutamente inappropriate ed irrispettose di chi siede tra i banchi della maggioranza ma sta dimenticando le regole della democrazia e del confronto”, conclude la consigliera Simona Siotto.