Niente centro islamico in corso San Felice, l’associazione Janna rinuncia e chiede aiuto al Comune per trovare una sede alternativa

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Centro islamico non sarà a San felice
L'edificio di corso S. Felice non diventerà centro islamico (foto Il Giornale di Vicenza)

Il centro culturale islamico Janna non si trasferirà in corso San Felice. L’annuncio ufficiale è di oggi, dopo una riunione convocata ieri sera dai vertici dell’associazione, e che segue le polemiche sollevate dai residenti e da diversi amministratori e politici locali. L’associazione ora si rivolge all’Amministrazione comunale di Vicenza per chiedere aiuto nel un nuovo immobile per accogliere i fedeli e le risposte non si sono fatte attendere.
Fioravante Rossi, consigliere esterno in materia di rapporti con le comunità religiose, sottolinea come il dialogo e il confronto siano il mezzo migliore per arrivare a risultati e scelte che non creino conflitti con il cittadino: “La decisione del direttivo del centro Aps Janna di sospendere l’acquisto dei locali situati in corso S. Felice – dichiara Rossi – è la dimostrazione di come le interlocuzioni che abbiamo avuto con i rappresentanti della comunità abbiano portato a un diverso epilogo di una situazione che rischiava di intaccare la convivenza tra i fedeli di religione islamica del centro culturale di Via dei Mille e il quartiere”
A sua volta Mattia Pilan, consigliere delegato alle relazioni con le comunità straniere, evidenzia come la decisione di rinunciare a San Felice dimostri la reale disponibilità a rivedere le proprie posizioni nell’ottica di continuare in un percorso di dialogo tra il centro Aps Janna e il comune di Vicenza: “Accogliamo l’appello – annuncia, rifefendosi alla questione della nuova sede – e ci dimostriamo fin d’ora disponibili ad ascoltare e incontrare la comunità islamica per la loro ricerca di uno spazio che abbia le caratteristiche più consone per le loro attività partendo da un numero adeguato di posti auto. È nostro auspicio che questa vicenda, rimasta irrisolta per anni, possa finalmente trovare una conclusione che trovi la soddisfazione sia di chi oggi ha fatto un passo indietro rinunciando ad un percorso già avviato che dei residenti di un quartiere che in questi ultimi 20anni ha accolto questa realtà”.
“Il quartiere di San Felice non può che accogliere con piacere una decisione che dimostra grande sensibilità e la volontà di non portare avanti situazioni che potessero generare tensioni tra i residenti – conclude Luca Poncato, capogruppo della Lista Tosetto -. Questo è il vero spirito di integrazione e di collettività che dobbiamo promuovere che intendiamo sostenere e che deve vedere tutti noi, maggioranza e minoranza, uniti a sostegno di nostri concittadini. L’integrazione parte anche da come ci poniamo nei confronti delle altre comunità e oggi abbiamo avuto la dimostrazione che c’è piena volontà di trovare una soluzione che possa accogliere le esigenze di tutti”.