Un’immersione nell’atmosfera medioevale di Marostica

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Piazza degli scacchi a Marostica
Piazza degli scacchi a Marostica. Foto: Marta Cardini

Da Vicenza a Marostica sono 28 Km, circa 37 minuti di auto. La cittadina è facilmente raggiungibile e intorno alle mura sono presenti ampi parcheggi. Appena si entra dalla porta principale della città, ovvero Porta Vicentina, si ha subito l’impressione di fare un viaggio nel tempo. Nel Medioevo, precisamente. Subito appare la piazza degli scacchi e il Municipio e già destano meraviglia. Sulla destra c’è il Castello Inferiore e guardando in alto ci sorprende il Castello Superiore con le mura da ambedue i lati della collina. Incontriamo inoltre visitatori italiani e stranieri.

Piazza degli scacchi

È chiamata così proprio perché qui si gioca la partita a scacchi più famosa d’Italia, con personaggi viventi in costume, che si ispira ad una vicenda ambientata nel 1454. L’evento avviene con ricorrenza biennale, il secondo fine settimana di settembre degli anni pari proprio sul pavimento a scacchiera. Ogni due anni (il secondo weekend di settembre degli anni pari, quest’anno era programmata ma è saltata per il maltempo), oltre 600 figuranti in costume medioevale, cavalli, armati, sbandieratori, guitti e sputafuoco, dame e gentiluomini, fanno da cornice al gioco degli scacchi che rappresenta la sfida di Rinaldo d’Angarano e Vieri da Vallonara.

Il Castello Inferiore di Marostica. Foto Marta Cardini
Il Castello Inferiore. Foto Marta Cardini

Il Castello inferiore

Proprio in piazza degli scacchi sorge il Castello inferiore. Lo abbiamo visto anche all’interno, con tanto di stupore. Si entra nella corte d’armi, delimitata dalla cinta muraria, dal colonnato e dal mastio. Al centro, ha un pozzo del ‘500 e sotto il porticato alcuni reperti del convento di S. Sebastiano, l’ariete e la catapulta della Partita a Scacchi, due affreschi raffiguranti S. Antonio Abate e S. Cristoforo e la sinopia di una barca. Sono presenti anche  alcune sagome di massere, nobili, bimbi e dame.

Salendo le scale, si arriva sul loggiato, che esibisce un soffitto in formelle di cotto e custodisce i blasoni a fresco dei podestà veneziani, il busto di Prospero Alpini, primo studioso del caffè, la lastra tombale dei Da Tavola, la gabbia di scena della Partita a Scacchi e il  cartiglio musicale che cela un rebus. Nella Sala del Consiglio è invece presente la mostra temporanea “Nel segno di Vucetich” (dal 24 agosto 2024 e resterà aperta fino al 24 dicembre 2024) dell’artista Mirko Vucetich, (1898-1975), ideatore della famosa Partita a scacchi a personaggi viventi di Marostica.

Mostra di Mirko Vucetich a Marostica
Mostra di Mirko Vucetich. Foto: m.c.

In occasione dei 70 anni della Partita a Scacchi di Marostica a personaggi viventi, la Città di Marostica e l’Associazione Pro Marostica, in collaborazione con la Città di Vicenza e i Musei Civici di Vicenza, promuovono al Castello Inferiore una mostra dedicata alle opere grafiche dell’artista Mirko Vucetich (1898 – 1975, con i disegni della donazione Breganze provenienti dai Musei Civici di Vicenza.

L’esposizione marosticense si ricollega idealmente alla mostra che il Museo Civico di Palazzo Chiericati ha promosso insieme all’Accademia Olimpica presso le Sale Ipogee dell’edificio palladiano: una vera e propria monografica resa possibile dalla generosità di Maurizio Breganze e delle nipoti, Laura e Paola Baldisserotto, i quali hanno disposto nel 2023 la donazione ai Musei Civici di Vicenza di un ingente nucleo di opere di Vucetich, tra sculture, dipinti e disegni, affinché l’eredità e l’arte dell’artista fossero conosciute e valorizzate.

Mostra di Vucetich a Marostica
Mostra di Vucetich. Foto: m.c.

Dai circa trecento disegni della donazione Breganze sono stati selezionati i settanta che compongono un percorso su Vucetich disegnatore, coprendo sostanzialmente l’interezza della sua carriera, dagli anni romani a quelli vicentini.

Nell’astenteria è invece presente una rara scacchiera realizzata nei primi anni ’80 in porcellana e oro da Luigi Serafin, pregevole per la maestria dei dettagli.

La scacchiera all'interno del Castello Inferiore. Foto m.c.
La scacchiera all’interno del Castello Inferiore. Foto m.c.

Nella Sala Podestarile è presente invece la mostra permanente dei costumi medioevali e dei costumi di scena delle dame e dei gentiluomini della corte. All’apice del vessillo di Marostica si elevano i costumi della scacchiera.

Mostra dei vestiti medioevali all'interno del Castello Inferiore. Foto Marta Cardini
Mostra dei vestiti medioevali all’interno del Castello Inferiore. Foto Marta Cardini

Risalendo ancora le scale del Castello, è possibile passeggiare nel cammino di ronda e vedere il panorama. Si trova a 20 metri di altezza, alla base dei merli ghibellini.

 

Camminamento sopra il Castello Inferiore. Foto m.c.
Camminamento sopra il Castello Inferiore. Foto m.c.

Le chiese di S. Antonio Abate e dei Carmini

Se si vuole poi andare a visitare il Castello Superiore, si passa prima per le due splendide chiese: quella di S. Antonio Abate e, salendo la scalinata, c’è la chiesa della Madonna dei Carmini. Sono magnifiche da vedere sia all’esterno che all’interno.

La chiesa dei Carmini
La chiesa dei Carmini. Foto: m.c.

Il Castello superiore

Si raggiunge dopo un’intensa escursione in salita perché si trova innalzato sulla sommità del colle Pausolino, da dove si vede con il Castello Inferiore e la città murata.
Edificato su una precedente torre, risale con ogni probabilità alla Signoria di Cangrande II (1352-1359), grande costruttore di opere difensive scaligere. Questo manufatto alle origini aveva una struttura poderosa, ora in gran parte diroccata, con quattro torri angolari ed un alto mastio, del quale ci rimangono alcuni lacerti murari, così come per buona parte del recinto sul lato sud.
Lo stemma lapideo con la raffigurazione della “scala”, incastonato sulla facciata del rivellino della porta d’ingresso al castello vero e proprio prospiciente la pianura, testimonia nei secoli la paternità scaligera della fortezza. Grazie al restauro intervenuto negli anni 1934-36 il Castello ha recuperato la bertesca, sovrastante il rivellino d’ingresso, sulla facciata che guarda la Piazza.

Piazza degli scacchi e Castello Superiore. Foto m.c.
Il Castello Superiore e Piazza degli Scacchi visti dal Castello Inferiore. Foto: m.c.