Scontro Cordova-Tosetto: “no ai Consigli di quartiere”

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Matteo Tosetto, che è presente da molti anni nella vita politica della città, ha forse nostalgia di quando era presidente della circoscrizione 6? – con questa nota di Quartieri al Centro interviene Annamaria Cordova, candidata nella civica a sostegno di Otello Dalla Rosa – L?idea di proporre i Consigli di quartiere, o forse lui pensava ancora ai vecchi consigli di circoscrizione, rappresenta un ritorno al passato.


Chiediamoci (e chiediamogli) perché i consigli di circoscrizione sono stati aboliti nei comuni con meno di 250.000 abitanti. Presto detto: erano un costo per la comunità e non facevano altro che creare ulteriori lungaggini burocratiche. A Vicenza nell’era Hullweck si erano trasformati in piccole arene dove le varie anime politiche battibeccavano fra di loro.
Si ricorda Matteo Tosetto le lotte con l’assessore Roberto D?Amore?
Si ricorda che per le beghe fra lui, D’Amore, Zocca e Zoppello…, tutti oggi felicemente ricandidati, il decentramento finì ingloriosamente nell’ultimo consiglio dell’era Hullweck?
Da allora la Vicenza è cambiata e oggi occorre trovare nuove forme per accorciare la distanza tra amministratori e cittadini, nuovi modelli partecipativi, con attenzione ad alcune forme della democrazia diretta.

In questi 5 anni da assessore alla Partecipazione ho incontrato tantissime persone, di cui ho raccolto le istanze e i suggerimenti, ma anche tantissime associazioni. Son infatti loro l?anima dei quartieri: conoscono i residenti, sanno chi vive in difficoltà, conoscono i bisogni della loro zona. Le associazioni, formate da persone disponibili e generose, sono punti di riferimento fondamentali per chi amministra.
La ?partecipazione? è un organismo in continua evoluzione, perché molteplici e diversificate sono le modalità da mettere in campo per coinvolgere i cittadini, usando quindi più strumenti, dagli incontri su specifici argomenti alle assemblee pubbliche, dalla collaborazione con le scuole al bilancio partecipativo, unico progetto attivato tra le città capoluogo venete.

Trovo quindi inutile e pretestuosa la polemica nel merito, soprattutto poco rispettosa nei confronti dei tanti cittadini (oltre 7.400 gli elettori 2018 ad aver votato le proposte presentate nel bilancio partecipativo) che hanno dato il loro contributo in termini di partecipazione e votazione.
Penso anche che la ?rete? sia uno strumento dinamico, molto utilizzato, che consente, attraverso i meetup, di dare voci a tanti gruppi portatori di bisogni, idee, istanze, visioni. Una cosa positiva su cui sono certa l’amministrazione Dalla Rosa lavorerà.
Nel programma di Otello Dalla Rosa si parla di vigile di quartiere, di custodi fissi nei parchi gioco, di nuovi centri civici sul modello de ?La Locomotiva?, che funziona molto bene ed è un punto di riferimento per chi vive nel quartiere dei Ferrovieri. I consigli di quartiere, come momento di sintesi della partecipazione, vanno bene, ma devono essere costruiti in modo non partitico, fortemente civico, con persone che si mettono al servizio del quartiere, senza finti civismi alla Rucco, con i cittadini artefici diretti del futuro del loro quartiere”.