Decreto flussi, Il Sole 24 Ore: “Contratti telematici, domande precompilate e più click day”

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Nelle scorse ore, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto flussi in materia di immigrazione. Cosa cambia? Se ne occupa Il Sole 24 Ore nell’edizione odierna, in un articolo di Emanuela Perrone.

Il decreto, in 18 articoli, modifica le regole per la gestione dei flussi migratori legali sin dalla tornata di ingressi per il 2025. Superate dunque le tensioni, in particolare tra Viminale e Giustizia, che avevano fatto slittare il disco verde al provvedimento venerdì (si veda Il Sole 24 Ore del 28 settembre), legate più all’altra costola del decreto, l’ulteriore giro di vite sull’immigrazione irregolare.

Le principali novità hanno a che fare con un numero maggiore di click day per tipologia di settore, domande pre-compilate per escludere quelle infondate, obbligo di siglare il contratto per via telematica entro 8 giorni dall’ingresso dello straniero. E ancora: interoperabilità delle banche dati, sanzioni per i datori di lavoro che non danno seguito alla firma, finestre di 60 giorni a tutela degli stagionali a cui scade il contratto, 10mila ingressi di badanti e assistenti ad anziani e disabili, aggiuntivi rispetto ai 9.500 già fissati dalla programmazione triennale. Ma debuttano anche nuove norme anti-caporalato, con permessi di soggiorno di sei mesi, rinnovabili, rilasciati alle vittime di intermediazione illecita e sfruttamento, che potranno accedere all’assegno di inclusione e ai programmi di protezione.

La filosofia – si legge su Il Sole – è «aprire all’immigrazione regolare e avere grande rigore contro l’illegalità, contrastando anche chi usa la migrazione regolare per fare business», ha sintetizzato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha ricordato tre norme: l’obbligo per gli stranieri di fornire le impronte digitali per chi chiede un visto nazionale (oggi accade solo per i visti Schengen); la cancellazione del dovere, in capo ai consolati, di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto; l’obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta o prima del rilascio del visto per i cittadini di Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka «dove le irregolarità sono risultate più pesanti». Questi tre Paesi «non escono dal decreto flussi», ma si elimina il silenzio assenso per la fase di esame delle domande”.

Il decreto flussi, inoltre punta a bilanciare la necessità di soddisfare i fabbisogni di manodopera delle imprese, che superano di molto i 452mila ingressi autorizzati dal governo nel triennio 2023-2025, con la volontà di contrastare frodi e infiltrazioni della criminalità.

Da qui le novità contenute al capo I del testo, che si muovono tra semplificazioni e controlli. La pre-compilazione delle domande per il 2025 avverrà dal 1° al 30 novembre, in modo da garantire controlli anticipati rispetto ai click day differenziati che seguiranno (anche se Mantovano ha precisato che in futuro l’intenzione è superare del tutto il meccanismo). Per il lavoro stagionale agricolo e turistico, secondo la bozza in entrata al Cdm, ne sono fissati due: dalle 9 del 12 febbraio, per la stagione estiva, pari al 70% delle quote, con domande a novembre; il 1° ottobre, per la quota restante del 30%, con domande pre-compilate a luglio. Per badanti e assistenti la data sarà il 28 marzo”.

Fonte: Il Sole 24 Ore