(Adnkronos) – Un quadro sconfortante. E' quello che traccia un’indagine demoscopica, promossa da Inca Cgil e realizzata dalla Fondazione Di Vittorio, che Adnkronos/Labitalia ha potuto visionare in anteprima, sul rapporto tra italiani e procedure digitali nella pubblica amministrazione. Secondo la ricerca, su un campione di 6.000 persone intervistate, sufficientemente rappresentativo della popolazione residente in Italia, in tema di welfare state, gli italiani fanno molta fatica ad accedere e a farsi riconoscere le diverse misure (indennità, pensioni, sussidi, ecc.) ricorrendo ad una procedura online. Infatti, la quasi totalità (92%) degli intervistati ha dichiarato di “non essere in grado di svolgere pratiche digitali con la pubblica amministrazione”. Solo l’8% è certo di farcela, di cui il 53% uomini e il 47% donne. Entrando maggiormente nel dettaglio e disaggregando i dati per fascia di età, quello che colpisce è la percentuale di persone con una età tra i 35 e i 55 anni, quelli che per età ed esperienze hanno più occasioni di interloquire con la PA, che dichiarano apertamente la propria incapacità (60% del campione). Un risultato che si riflette su quanti hanno avuto un qualche rapporto con una qualsiasi amministrazione: solo il 56%, di cui il 41% uomini e 59% donne e su quanti non c’hanno neppure mai provato: il 53% uomini e il 47% donne. Tra quanti hanno avviato una pratica digitale (56% del campione), solo il 26% dichiara di essere riuscito facilmente ad “ottenere quello che voleva”, mentre: il 48% è riuscito ad ottenere le risposte con grandi difficoltà; il 12% solo dopo avere chiesto aiuto ad un parente; l’8% solo dopo avere chiesto aiuto ad un patronato; il 6% non è riuscito. Questo quadro generale, che segnala un ritardo nell’apprendimento delle procedure online, non migliora, sottolinea l'indagine Inca-Fdv, quando le domande si fanno più specifiche sui rapporti con Inps e Inail. Se il 47% del campione complessivo dichiara di aver avuto rapporti con l’Inps (57% uomini e 43% donne), soltanto il 16% dichiara di essere riuscito facilmente ad ottenere quello che voleva, mentre il 41% sì, ma con grande difficoltà, il 18% ha dovuto chiedere aiuto ad un familiare e l’8% si è dovuto rivolgere ad un patronato. Il 17% comunque dichiara di non esserci riuscito. Colpisce il 65% di coloro, con un’età tra i 35 e il 55 anni, che dichiara di non esserci riuscito, ma anche il 59% di coloro che si sono rivolti ad un patronato. Per quanto riguarda l’Inail, la percentuale del campione che dichiara di aver avuto un qualche rapporto con l’Istituto scende al 21% (47% uomini e 53% donne), ma soltanto l’11% è riuscito ad ottenere quello che voleva; il 38%, si, ma con grande difficoltà; il 12% solo dopo avere chiesto aiuto ad un parente; il 24% solo dopo avere chiesto aiuto ad un patronato; il 15% afferma di non esserci riuscito. Fin qui le domande poste erano finalizzate a comprendere il livello di conoscenza della macchina digitale della Pubblica amministrazione genericamente intesa, per ottenere una qualsiasi informazione, anche solo di tipo formale. Ma quando al campione vengono sottoposte domande più incalzanti sulle richieste online per il riconoscimento di qualunque prestazione previdenziale e socioassistenziale, il quadro diventa ancor più complicato. Con l’Inps, per esempio, il 32% del campione complessivo non ha mai fatto una pratica attraverso un cellulare o un pc; mentre il 41% lo ha fatto utilizzando un pc e soltanto l’8% con un cellulare, nonostante tutti gli intervistati fossero dotati di smartphone, considerando che il questionario è stato somministrato telematicamente. Colpisce in questo caso il 77% degli intervistati, compresi nella fascia di età tra i 35 e 55 anni, che risponde “non so”. Tra quelli che hanno usufruito dei servizi online di Inps: solo il 4% ha ottenuto facilmente quello che voleva; il 56% ha ottenuto quanto desiderato con grande difficoltà; il 4% solo dopo avere chiesto aiuto ad un familiare; il 28% solo dopo avere chiesto aiuto ad un patronato; l’8% non ci è riuscito. Con l’Inail, il quadro non cambia: il 58% del campione complessivo dichiara di non aver mai fatto una pratica online all’Inail attraverso un cellulare o un pc; mentre tra quelli che lo hanno fatto (38% del campione complessivo): solo il 5% ha ottenuto facilmente quello che voleva; il 26% ha ottenuto quanto desiderato con grande difficoltà; il 16% solo dopo avere chiesto aiuto ad un familiare; il 38% solo dopo avere chiesto aiuto ad un patronato; il 15% non è riuscito. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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