Proseguono i furti a Vicenza, Naclerio (FdI) interroga Possamai: “Cosa intende fare”?

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Troppi furti in zona Monte Berico di Vicenza, tanto da indurre il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicoló Naclerio a interrogare il governo cittadino, riportando – ancora una volta – al centro dell’attenzione il tema della sicurezza.

Sottolineando, ovviamente, la circostanza per la quale la materia del contendere, la sicurezza appunto, è nelle mani del sindaco, Giacomo Possamai.

Nella sua domanda d’attualità, indirizzata a quest’ultimo e al presidente del consiglio comunale Massimiliano Zaramella, vengono dunque messi al centro i furti che hanno riguardato Vicenza e in particolare Monte Berico.

Episodi definiti “allarmanti” dal consigliere Naclerio facendosi portavoce delle ansie dei residenti della zona. “Questi eventi, purtroppo – afferma il meloniano -, non sono isolati, essendo già il secondo anno consecutivo in cui si registrano simili problematiche nello stesso periodo.

I residenti di Monte Berico sono sempre più preoccupati per la loro sicurezza e per l’incolumità dei propri beni. È cruciale che l’amministrazione comunale prenda in considerazione queste legittime preoccupazioni. Anche il presidente Zaia ha recentemente espresso solidarietà alle vittime, in particolare alla vedova rapinata dopo la perdita del marito. Questo ci ricorda l’impatto devastante che tali crimini senza scrupoli hanno sulla vita delle persone e delle famiglie.

Pertanto – arriva al dunque Nicolò Naclerio -, si chiede al sindaco, che detiene la delega alla alla sicurezza urbana qual è lo stato attuale delle indagini volte a identificare e catturare le bande coinvolte in questi furti”?

E ancora: “È stato avviato un tavolo di confronto con il Prefetto e le forze dell’ordine per sviluppare strategie di contrasto efficaci contro questi criminali?  Qual è il progresso dell’installazione delle telecamere di videosorveglianza e del sistema di lettura targhe (targa system), approvati all’unanimità da questo consiglio comunale nel dicembre 2023?”, conclude Nicolò Naclerio.