Gruppo Alpini di Romano d’Ezzelino, le iniziative per il centenario della fondazione

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alpini vicenza Gruppo di Romano d’Ezzelino

Traguardo importante per il Gruppo Alpini di Romano d’Ezzelino che festeggia in questo  weekend i cento anni di fondazione. Cento anni di Storia Alpina, un lungo percorso che a partire dalla fine della Grande Guerra ha attraversato un secolo d’Italia vedendo sempre le penne nere al servizio della Patria e soprattutto della gente, non facendo mai mancare il proprio supporto nei momenti di difficoltà, nelle emergenze e fortunatamente anche nelle tante occasioni di socialità e convivialità accanto alla comunità ezzelina e non solo. 

In occasione del Centenario del Gruppo Alpini di Romano d’Ezzelino, l’amministrazione  comunale e la comunità tutta sono orgogliosi e lieti di festeggiare assieme per ritrovarsi, per coinvolgere i cittadini e per riflettere su quanto fatto e su quanto ancora è da fare. Celebrare questo traguardo diventa quindi il modo per ringraziare le nostre penne nere di tutte le ore trascorse fuori casa, lontani dalla famiglia anche per rendere più bello il nostro paese o per aiutare chi si è trovato in difficoltà senza badare alla distanza, forti dei legami costruiti non  solo nel nostro territorio ma anche in Friuli, in Abruzzo e Piemonte. 

Questo il programma delle manifestazioni del centenario di fondazione del Gruppo Alpini di Romano d’Ezzelino. 

  • Venerdì 11 ottobre, ore 20.30 in chiesa a Romano, cori Ezzelino e Edelweiss; Sabato 12 ottobre, ore 20.00 nella tensostruttura di Villa Negri, concerto dei “I Giudici”  tributo a Fabrizio De Andrè, con birra e panini onti; 
  • Domenica 13 ottobre, ore 8.30 ammassamento in Via Foscolo presso impianti sportivi  della Virtus Romano, a seguire sfilata per le vie del paese fino a Piazzale Chiesa, Al zabandiera, Onor Caduti, Allocuzioni, Santa Messa, rinfresco sotto al portico del patro nato, e infine pranzo nella tensostruttura di Villa Negri; 

Valter Brunello, capogruppo  di Romano d’Ezzelino, commenta:Dal 1924, anno di fondazione, il Gruppo di Romano ha fatto propri e portato avanti i valori alpini, pronti a rispondere alle chiamate di soccorso di fronte a calamità, terremoti e alluvioni, nell’aiutare il prossimo in caso di bisogno e nel sostegno della parrocchia e dei missionari paesani nel rispetto della nostra  millenaria civiltà cristiana. Da pochi siamo visti come una forza d’arma e quindi belligerante, ma non capiscono che le nostre armi sono ben altra cosa: noi alpini siamo al fianco della gente e del nostro territorio. Modernamente tante cose sono cambiate, mancando l’esperienza di vita del servizio militare, ma anche se il numero degli iscritti è in discesa, non mancano le nuove adesioni di amici e giovani che ci fanno ben sperare per il futuro. Quanto entusiasmo si vede nei ragazzi della Mini Naja. Ringrazio  l’amministrazione comunale, la sezione e tutte le associazioni amiche che ci sostengono e la  popolazione che, confido, parteciperà numerosa alla nostra festa”.

In merito alle celebrazioni si è espresso anche Simone Bontorin, sindaco di Romano d’Ezzelino: “Quando ripercorriamo la storia del nostro territorio, è naturale pensare a chi ha plasmato il Dna della nostra comunità: il gruppo Alpini di Romano, all’interno della sezione Monte Grappa dell’Associazione Nazionale Alpini. Quando parlo di Dna, mi soffermo in particolare sull’attitudine delle persone della nostra comunità a mettersi al servizio degli altri senza chiedere nulla  in cambio, proprio come hanno fatto, fanno e continueranno a fare i nostri alpini. Festeggiare assieme a loro questo traguardo diventa quindi il modo per ripagare, in minima parte, tutti gli sforzi e le rinunce che le nostre penne nere hanno dovuto accettare e sopportare per il bene comune: per rendere più bello il nostro Paese, per aiutare qualche nostro compaesano, per annullare le distanze e le differenze, per rispondere presente alle emergenze del maltempo o alle calamità naturali in Veneto e oltre i confini  regionali. Grazie alpini, e grazie ai capigruppo che da 100 anni lavorano con i rispettivi direttivi, associati,  aggregati, amici degli alpini e volontari assieme alle istituzioni, per avere contribuito a rendere Romano il paese che amiamo”.