Giornata Nazionale per il Paesaggio, a Vicenza un momento di riflessione con Civiltà del Verde

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L’associazione Civiltà del Verdescrive la presidente Romana Caoduro – in occasione della III Giornata Nazionale per il Paesaggio, giovedì 14 Marzo, ore 17.00 presso l’Istituto culturale Rezzara di Vicenza, offre alla nostra città un momento di riflessione sull’importanza del paesaggio come memoria, come espressione visibile e tangibile della nostra cultura e della nostra storia.

L’incontro vuole essere anche l’occasione per confrontarci, scambiarci idee e quindi acquisire conoscenza e competenza su temi, quelli legati alla tutela del paesaggio, che stanno a cuore a un numero sempre più ampio di cittadini, guidati dal racconto di Giancarlo Consonni, professore emerito di Urbanistica del Politecnico di Milano, dov’è anche direttore dell’archivio Piero Bottoni, dedicato a uno straordinario progetto di architettura del Paesaggio com’è il Monte Stella a Milano.

L’incontro sarà introdotto da Francesca Leder, responsabile dell’Unità di Ricerca sul paesaggio del Dipartimento di Architettura di Ferrara.

Consonni è uno studioso raffinato ed eclettico che ha dedicato molta parte della sua ricerca al tema della costruzione della città come espressione di bellezza civile. Ma è anche l’infaticabile promotore di una campagna per salvare il Monte Stella a Milano, un’opera di paesaggio di grandissimo fascino e importante valore simbolico sorta dalle macerie dei bombardamenti che hanno distrutto Milano durante la seconda guerra mondiale e scaturito dalla sensibile capacità progettuale dell’architetto milanese Piero Bottoni.

Bottoni (1903-1973) personalità di rilievo nel panorama dell’architettura e dell’urbanistica italiana contemporanea, collaboratore di Adriano Olivetti per il Piano della Valle d’Aosta, è autore di numerosissimi progetti di architettura, design e urbanistica,tra i quali spicca il Quartiere sperimentale QT8, realizzato nel dopoguerra per la Triennale di Milano, luogo dove si trova appunto il Monte Stella oggi minacciato da un progetto di “restyling” che ne altera la forma originaria e ne banalizza pesantemente significato e valore.

L’incontro si propone infine come l’occasione per riflettere sui diversi aspetti del “fare città” e del “fare paesaggio” e sul riconoscimento del significato simbolico, oltre che storico e identitario, di alcuni straordinari “monumenti verdi” che contraddistinguono i nostri paesaggi urbani, sulle ragioni della loro tutela contro progetti che troppo spesso sono causa di inutile quanto insensata alterazione.