Silent Hill 2 su PS5 e PC, la recensione

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(Adnkronos) – Ventitré anni fa, Silent Hill 2 rivoluzionò il modo di raccontare storie attraverso un videogioco horror, immergendoci in una narrativa che esplorava i traumi più profondi dei suoi personaggi. Parlare di Silent Hill non significa solo parlare di paura e jumpscare, ma di un'esperienza a 360 gradi che scava nell'inquietudine e nella psiche umana. Questo remake, arrivato nell'ottobre 2024, si presenta come una rivisitazione ambiziosa di un classico intramontabile, con l'obiettivo di riproporre le atmosfere angoscianti e la storia toccante di James Sunderland alle nuove generazioni di giocatori. La trama ripercorre le vicende di James, un uomo tormentato dal dolore per la perdita della moglie Mary, che lo chiama a Silent Hill con una lettera misteriosa. L'obiettivo principale del remake è quello di approfondire e arricchire la narrazione originale, aggiungendo dettagli, dialoghi e filmati che espandono la storia e le motivazioni dei personaggi. Bloober Team ha optato per una modernizzazione dei controlli, abbandonando la classica visuale fissa a favore di una più dinamica telecamera dietro le spalle, tipica dei survival horror moderni. Tra le novità introdotte troviamo la possibilità di distruggere i vetri degli ambienti per trovare oggetti utili o creare nuovi passaggi. Questa meccanica, seppur interessante, rischia di diventare ripetitiva a lungo andare. Le meccaniche di combattimento sono ovviamente più fluide e reattive, con la possibilità di schivare gli attacchi nemici con un semplice tasto e di concatenare attacchi in mischia in modo più efficace.  Inoltre, il remake introduce nuovi enigmi ambientali che si integrano con la struttura delle mappe rivisitate, offrendo sfide inedite anche ai giocatori che conoscono a menadito l'originale. Infine, sono state aggiunte opzioni di accessibilità che permettono di personalizzare l'esperienza di gioco in base alle proprie esigenze, come la possibilità di semplificare i Quick Time Event o di modificare le dimensioni dei sottotitoli. Le ambientazioni di Silent Hill sono state ricreate con cura, mantenendo l'atmosfera opprimente e claustrofobica dell'originale. La struttura delle mappe è stata leggermente modificata, introducendo nuovi percorsi e collegamenti che migliorano l'esplorazione e la sensazione di interconnessione tra le diverse aree. Il comparto tecnico di Silent Hill 2 Remake è un'arma a doppio taglio. Da un lato, il gioco brilla per l'eccellente utilizzo dell'Unreal Engine 5, che restituisce una Silent Hill incredibilmente dettagliata e immersiva. La nebbia volumetrica, gli effetti di luce e l'attenzione maniacale per i dettagli degli ambienti contribuiscono a creare un'atmosfera opprimente e suggestiva, fedele allo spirito dell'originale. Anche i modelli dei personaggi sono realizzati con grande cura, con animazioni facciali realistiche che trasmettono efficacemente le emozioni e i tormenti interiori dei protagonisti. Purtroppo, il gioco soffre di alcuni problemi tecnici che ne inficiano parzialmente la resa. Si verificano sporadici cali di frame rate, soprattutto nelle aree più affollate di nemici o durante gli effetti particellari più intensi. Inoltre, non manca la presenza di stuttering, ovvero piccoli "freeze" dell'immagine, che possono risultare fastidiosi durante l'esplorazione e il combattimento. Nonostante questi difetti, Silent Hill 2 Remake rimane un titolo visivamente impressionante, capace di sfruttare le potenzialità dell'hardware di nuova generazione per offrire un'esperienza horror di grande impatto, grazie anche a uno degli aspetti più riusciti del remake: il comparto sonoro. Gli effetti audio contribuiscono a creare un'atmosfera di costante tensione, mentre la colonna sonora, rimasterizzata da Akira Yamaoka, ripropone le iconiche melodie dell'originale in una veste nuova e ancora più coinvolgente. Ogni passo, ogni scricchiolio, ogni respiro affannoso contribuisce a creare un senso di costante tensione e inquietudine. I rumori provenienti dall'oscurità, i lamenti dei mostri in lontananza, il sibilo del vento che soffia tra i vicoli deserti: ogni suono è studiato per amplificare la sensazione di isolamento e vulnerabilità del giocatore. L'utilizzo sapiente del suono tridimensionale, poi, permette di percepire con precisione la direzione da cui provengono i rumori, aumentando l'immersione e il realismo dell'esperienza. Indossare un paio di cuffie di buona qualità è caldamente consigliato per apprezzare appieno la maestria con cui è stato realizzato il comparto audio di questo remake. Persino i silenzi assumono un significato particolare in Silent Hill 2 Remake, diventando momenti di suspense in cui il giocatore si ritrova in attesa del prossimo evento, del prossimo rumore, della prossima apparizione terrificante. In definitiva, il sound design di questo gioco è un elemento fondamentale per la sua riuscita, contribuendo a creare un'esperienza horror indimenticabile. Il remake di Silent Hill 2 si dimostra fedele all'opera originale, pur introducendo nuovi finali, enigmi rivisitati e un livello di difficoltà personalizzabile che influenza la complessità degli enigmi. Purtroppo, si segnala l'assenza dell'episodio secondario "Born from a Wish", che speriamo possa essere introdotto in futuro tramite DLC. Nonostante qualche difetto tecnico e alcune scelte di design discutibili, Silent Hill 2 Remake è un'esperienza horror di alto livello che riesce a catturare l'essenza dell'originale, modernizzandola per un pubblico contemporaneo. Bloober Team ha dimostrato rispetto per il materiale originale, offrendo un'esperienza che saprà emozionare i fan di vecchia data e conquistare i nuovi giocatori.  
Formato: PS5 (versione testata), PC Editore: Konami Sviluppatore: Bloober Team Voto: 8/10 —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)