La capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Veneto Vanessa Camani, a proposito dell’ondata di maltempo – l’ennesima del 2024 – che sta investendo l’area pedemondana centrale nel veronese, vicentino e alto trevigiano, con allagamenti al momento sotto controllo ma sicuramente fonte di preoccupazione e disagi per i cittadini, ha attaccato in un comunicato stampa la Regione, che a suo parere si muove troppo lentamente nelle opere di protezione del territorio: “Di nuovo, con una cadenza sempre più incalzante, il Veneto si ritrova alle prese con allagamenti diffusi ed una situazione da incubo per centinaia di famiglie e imprese. E intanto la realizzazione delle opere programmate resta al palo, con più della metà degli interventi ancora sulla carta”.
Secondo la consigliera capogruppo Pd la Regione deve mettere in campo più risorse: “Sono stati certamente realizzati – ha affermato – interventi importanti, grazie esclusivamente alle risorse nazionali messe a disposizione dopo le emergenze del 2010. Ma il rischio cui siamo tutti costantemente esposti merita risposte più serie: in termini di programmazione e con investimenti significativi della Regione Veneto”.
Secondo Camani, se mancano i soldi per rendere più sicuro il territorio e difenderlo dalle intemperanze del maltempo, è meglio tagliare altre spese, perché “nessuna sagra, nessuna manifestazione, nessuna fiera, vale quanto la sicurezza delle persone”. In conclusione: “Al Presidente Zaia chiediamo di provare ad evitare qualche taglio di nastro e a frequentare più spesso i luoghi alluvionati. Meno sagre e più piedi nel fango, Presidente. Meno trasferte romane a chiacchierare di autonomia e maggior capacità di stare, con risorse adeguate, al fianco dei veneti, con risposte concrete e serie”.