Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, ha espresso forti critiche nei confronti dell’assessore regionale Elisa De Berti riguardo la sua celebrazione del ritorno di 44 milioni di euro nelle casse della Regione, definendolo un trionfo “ridicolo”. Secondo Zanoni, mentre De Berti festeggia il recupero di questa cifra nell’ambito del calcolo del canone da riconoscere a Sis per la gestione della Pedemontana Veneta, ci sono altre tre questioni economiche molto più rilevanti ancora irrisolte, che gravano pesantemente sui contribuenti.
Zanoni evidenzia come, prima di tutto, non si parli più della richiesta da parte di Sis di ulteriori 360 milioni di euro per coprire l’aumento dei prezzi delle materie prime. “Su questo fronte De Berti non ha più dato notizie e si mantiene un silenzio preoccupante.” Altrettanto grave, secondo il consigliere del Pd, è la mancata applicazione delle sanzioni previste per i ritardi nei cantieri, sanzioni che potrebbero variare tra 900 mila e 1,8 milioni di euro. Zanoni sottolinea che persino la Corte dei Conti si è espressa sull’anomalia di questa mancata applicazione delle multe. “Perché la Regione non interviene?” chiede il consigliere del PD.
Un ulteriore punto su cui Zanoni esprime preoccupazione è il silenzio sulla restituzione dei 20 milioni di euro di Iva che la Regione avrebbe indebitamente versato alla Sis. Anche su questo fronte, non sono giunte risposte concrete, nonostante i continui solleciti da parte dell’opposizione.
Zanoni conclude il suo intervento polemico con l’assessore regionale Elisa De Beri sulla SPV annunciando di aver presentato una richiesta di accesso agli atti per ottenere chiarimenti sulla determinazione del Collegio consultivo tecnico in merito al calcolo del canone. “Vogliamo risposte chiare e trasparenti,” afferma Zanoni, “perché su questa vicenda, che sta diventando una vera tragedia per i cittadini veneti, non possiamo più accettare il silenzio delle istituzioni.”