Contro l’inverno demografico servono strategie comuni: confronto tra Confimi Industria Veneto e Lombardia su istruzione, formazione e lavoro

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Inverno demografico
Inverno demografico

A Peschiera del Garda (Verona) si è tenuto un importante convegno che ha visto per la prima volta unite Confimi Industria Veneto e Confimi Industria Lombardia in un dialogo aperto con il mondo della politica, della formazione e del lavoro. Il focus dell’incontro è stato il calo demografico, il cosiddetto inverno demografico, e le sue ripercussioni su istruzione, occupazione e manodopera, temi centrali per le Piccole e Medie Imprese (PMI) del territorio.

Alessandro Trentin, presidente di Confimi Industria Veneto, ha lanciato un monito chiaro: «Serve un ecosistema coordinato di azioni per contrastare l’emorragia di giovani talenti verso l’estero e l’inverno demografico». Trentin ha sottolineato il fenomeno dell’emigrazione giovanile, con oltre un milione di italiani espatriati nel periodo 2013-2022, di cui un terzo laureati e di età compresa tra i 25 e i 34 anni. La questione dei salari è stata indicata come una delle ragioni principali per cui l’Italia non viene più percepita come la “terra delle opportunità” dalle nuove generazioni.

La forza delle PMI nel mercato, ma urgono cambiamenti strutturali

Francesco Ferrari, presidente di Confimi Industria Lombardia, ha evidenziato la capacità delle PMI di prosperare nei mercati di nicchia, pur riconoscendo la necessità di ristrutturare l’organizzazione del lavoro, partendo dalla famiglia e dalla scuola. «Serve una cultura del lavoro e un forte supporto dalla politica», ha dichiarato, sottolineando l’importanza di rafforzare il legame tra scuola e mondo produttivo.

Sul fronte occupazionale, Margherita Roiatti di Fondazione Adapt ha riportato dati significativi: Veneto e Lombardia si confermano regioni trainanti del mercato del lavoro con tassi di occupazione superiori al 70%, ma si evidenzia un divario generazionale, con i giovani che presentano tassi di occupazione inferiori rispetto agli adulti. Le PMI giocano un ruolo cruciale, ma la difficoltà nel reperire manodopera specializzata resta un ostacolo importante.

Paolo Ferrario, presidente di E-work, ha sottolineato come nel 2024 vi siano 450.000 posti di lavoro vacanti in Italia, con settori come legno, metalmeccanico, costruzioni e turismo particolarmente colpiti dalla carenza di personale. La sfida, secondo Ferrario, è riuscire a trattenere i talenti nelle aziende, puntando sull’Employer Branding: un insieme di strategie per attrarre e fidelizzare i lavoratori.

Le esperienze delle imprese locali: soluzioni e proposte

Claudio Cioetto, presidente di Confimi Verona, ha descritto la mancanza cronica di figure specializzate nel settore del trasporto, del marmo e della meccanica, suggerendo un potenziamento delle sinergie tra scuola e politica, con particolare riferimento alla riforma degli istituti tecnici. Francesco Ferrari (Mantova) ha invece sottolineato la necessità di un cambiamento culturale che coinvolga famiglie, insegnanti e società, con un focus sull’educazione alla manualità e all’importanza del lavoro manuale.

Mariano Rigotto, presidente di Confimi Vicenza, ha raccontato esperienze positive nella formazione di giovani donne in ambito tecnico-scientifico e progetti sperimentali con richiedenti asilo, dimostrando che è possibile integrare nuove risorse nel mercato del lavoro. Sonia Cantarelli (Cremona) ha aggiunto che è fondamentale entrare nelle scuole già dall’obbligo scolastico per orientare i giovani e le loro famiglie verso scelte formative più consapevoli.

A chiudere i lavori, Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, ha ribadito l’importanza della manifattura e della qualità della manodopera per il sistema economico italiano, auspicando interventi concreti per sostenere le PMI nella sfida dell’inverno demografico.

L’incontro ha visto la partecipazione di importanti esponenti istituzionali come Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che hanno sottolineato il ruolo cruciale delle PMI nella crescita economica del Paese e la necessità di politiche condivise per superare le sfide demografiche ed economiche.