Nell’ambito del processo d’appello per il crac dell’ex Banca Popolare di Vicenza in corso a Mestre il pubblico ministero ha chiesto una condanna a cinque anni e otto mesi di reclusione per l’ex direttore generale dell’istituto Samuele Sorato.
La richiesta è giunta ieri. Come riporta Rai News: “La posizione di Sorato, viste le gravi condizioni di salute, era stata stralciata dal filone principale dell’inchiesta (per cui il 10 ottobre 2022 è arrivata la condanna in appello a tre anni e undici mesi per l’ex patron Gianni Zonin) e aveva seguito un procedimento a parte.
Il pm, visto che è scattata la prescrizione per l’aggiotaggio e altre contestazioni, ha rimodulato la richiesta di pena per i reati di falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza chiedendo uno sconto di pena rispetto alla condanna di primo grado (quando Sorato era stato condannato a sette anni e alla confisca di circa un miliardo di euro).
C’è da fare i conti però con lo scoglio proprio delle confische: su questo si è fermato in Cassazione il troncone principale del processo e l’accusa chiede che i giudici tengano conto del pronunciamento della Corte previsto per il 10 dicembre prossimo”.
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