Sulla bonifica del sito ex Miteni di Trissino contaminato dai Pfas interviene il deputato veneto del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti.
“Le istituzioni hanno il dovere di dare risposte urgenti ed evitare ulteriori ritardi sulla bonifica – ha detto -. Da troppi anni i veneti attendono invano l’inizio dei lavori di bonifica per rimuovere i Pfas che stanno alla base dell’inquinamento e dei problemi sanitari e ambientali generati dalla contaminazione delle acque superficiali, della falda e degli acquedotti.
Un periodo eccessivo che, considerato l’immobilismo della Regione Veneto, potrebbe addirittura prolungarsi ulteriormente di molti altri anni. Per questo ho sollecitato con un’interrogazione parlamentare il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, affinché ci dica se intende attivare i previsti poteri sostitutivi nelle attività di bonifica del sito inquinato e se valuta la possibilità di individuare l’area contaminata come Sito di interesse nazionale.
Fino a quando non si provvederà con la bonifica sarà impossibile fermare l’inquinamento delle falde e di tutta l’area – ha aggiunto Cappelletti -. La Regione prenda atto del proprio fallimento, che suona inevitabilmente beffardo in un’epoca di rivendicazione d’autonomia differenziata, e faccia un passo indietro, consentendo al ministero di intervenire nell’interesse della tutela della salute pubblica”, conclude la sua nota il parlamentare pentastellato.