Rifugiati e… formati a Vicenza: consegna degli attestati per progetto Apindustria e Diakonia

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Consegnati all’Istituto San Gaetano di Vicenza gli attestati ai partecipanti alla seconda edizione del corso di formazione per richiedenti asilo e rifugiati. Si tratta di un progetto pilota promosso da Apindustria Confimi Vicenza in collaborazione con l’associazione Diakonia onlus, ente gestore dei servizi della Caritas Diocesana Vicentina.

Il percorso, dedicato stavolta alle tecniche di saldatura, ha avuto una durata di 136 ore, alle quali seguirà ora un tirocinio di 3 mesi presso alcune imprese del territorio, individuate tramite Apindustria Confimi Vicenza.

10 i partecipanti, 8 dei quali con lo status di richiedenti asilo o di titolari di protezionale speciale e internazionale, mentre per i 2 rimanenti si trattava di cittadini in Italia già da diversi anni, nell’ottica di favorirne il reinserimento lavorativo. 

Il corso, iniziato il 16 settembre è stato ospitato ancora una volta dall’Istituto San Gaetano, che ha messo a disposizione anche il personale docente e le attrezzature di officina.

L’iniziativa fa seguito ad un primo corso già organizzato nei mesi scorsi, nell’ambito del medesimo progetto, dedicato alle lavorazioni meccaniche e alle attività di assemblaggio, a seguito del quale 7 partecipanti su 10 al termine del tirocinio hanno poi trovato lavoro all’interno delle aziende vicentine.

“L’intuizione che per primi abbiamo avuto, ovvero trasformare quello che è considerato dai più un problema, i cosiddetti richiedenti asilo, in una opportunità che si sta rivelando assolutamente possibile e vincente – commenta Mariano Rigotto, presidente di Apindustria Confimi Vicenza -.

Lo dimostra l’esito del primo corso e il riscontro che abbiamo avuto dagli imprenditori, e trattandosi di un percorso di formazione più specialistico ci aspettiamo che questo secondo corso sulla saldatura porti a risultati ancora superiori.

Ringrazio dunque Diakonia per l’impegno che ha messo in campo come partner del progetto, la Pia Società San Gaetano per avere messo a disposizione le proprie risorse e naturalmente la Prefettura di Vicenza che ha fornito un contributo conoscitivo sul fenomeno migratorio e sulle norme di settore relative all’ingresso e all’accoglienza dei migranti.

Rispetto a quando il progetto era partito, oltre un anno fa, il contesto economico è sicuramente mutato: le aziende stanno affrontando uno scenario di mercato difficile, ma l’inserimento lavorativo di queste figure, previo un percorso di formazione professionalizzante, rimane un’opportunità importante per le imprese del territorio, anche alla luce del calo demografico che sta già impattando sul mercato del lavoro e sempre più lo condizionerà in futuro”.

“Anche questo secondo corso sottolinea l’importanza di fare rete tra mondo imprenditoriale, terzo settore e mondo della formazione – afferma il direttore di Caritas Diocesana Vicentina don Enrico Pajarin –. I risultati, come si evince dai numeri, sono molto positivi. Se poi andiamo oltre quei numeri, troviamo il vero e profondo senso di questo progetto: dare dignità, attraverso il lavoro, a persone che altrimenti rischierebbero di rimanere ai margini della società e, allo stesso tempo, dare risposte ad un tessuto produttivo che altrimenti rischierebbe di entrare in sofferenza. Grazie, quindi, ad Apindustria e agli altri partner del progetto”.

L’investimento complessivo per l’iniziativa di formazione per rifugiati e richiedenti asilo, considerando anche il primo corso già concluso, è pari a circa 60 mila euro, finanziati in parte da Apindustria Confimi Vicenza e in parte dalla Camera di Commercio di Vicenza e da Banca delle Terre Venete.

L’obiettivo, ora, è dare continuità all’iniziativa, trasformando un progetto pilota virtuoso, in un’esperienza che possa proseguire e ispirare analoghe attività anche in altri territori.