Bando STeP Cariverona: sostegno a progetti di sviluppo territoriale: 6 nella provincia di Vicenza

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Bando STeP Cariverona

Ci sono 6 progetti di sviluppo territoriale finanziati nella provincia di Vicenza da Fondazione Cariverona nell’ambito del bando SteP. Sono complessivamente i 17 progetti sostenuti dal bando Sviluppo Territoriale Partecipato lanciato da Fondazione Cariverona.

Il contributo di 1,9 milioni di euro è infatti destinato a supportare realtà che hanno deciso di lavorare insieme e sviluppare soluzioni originali, efficaci e creative in grado di rilanciare la qualità di vita nei territori. 

Grazie a queste iniziative – spiegano dalla Fondazione -, 6 nella provincia di Vicenza, 4 a Verona e Belluno, 2 ad Ancona, 1 a Mantova, verranno così riqualificati e rigenerati oltre 100 spazi e servizi: dalla pizzeria del paese con il coinvolgimento di giovani stranieri al negozio di alimentari di un borgo montano che ospiterà eventi sociali e culturali, dal centro polifunzionale per le nuove generazioni all’edicola sociale con attività per residenti e anziani. I progetti coinvolgeranno più di 550 enti pubblici e privati, di cui oltre 200 aziende, con la partecipazione di 2mila giovani residenti.  

“Guardando questi numeri e leggendo queste storie, ci si rende realmente conto delle tante potenzialità nascoste nelle nostre comunità – commenta Bruno Giordano, presidente della Fondazione – Spesso tendiamo a concentrarci sui problemi e pensiamo che il cambiamento possa avvenire solo ‘da fuori’. Queste 17 iniziative ci dimostrano esattamente il contrario. Se si lavora insieme, imparando a fare squadra, analizzando i bisogni locali e valorizzando le competenze di ciascuno, è possibile sviluppare dal basso risposte concrete e innovative a sfide che ormai conosciamo bene, generando un impatto su tutto il territorio”. Storie di rinascita e di speranza, quindi, destinate a raggiungere circa 40mila cittadini

Entrando nel dettaglio, gli interventi mirano a rivitalizzare i territori attraverso azioni che spesso combinano la rigenerazione urbana ad attività sociali e culturali sempre attraverso il coinvolgimento della popolazione. Alcune iniziative puntano, ad esempio, alla ristrutturazione di immobili dismessi e spazi pubblici per creare alloggi a condizioni agevolate, accompagnati da percorsi di supporto finanziario e scambi di competenze tra residenti. In altre aree, botteghe storiche, mulini e piazze saranno recuperati e convertiti in centri per eventi, attività e percorsi formativi. Gli spazi rigenerati diventeranno così luoghi di coesione sociale, incentivando la partecipazione attiva di tutti i cittadini.

Un altro filone si concentra poi sul potenziamento delle risorse naturali e turistiche, con la creazione di parchi comunitari e percorsi cicloturistici, che non valorizzano solo il patrimonio ambientale ma offrono anche nuove opportunità di lavoro per le nuove generazioni, combattendo lo spopolamento. Per contrastare l’isolamento sociale e la marginalità, alcuni progetti prevedono il supporto e la creazione di reti sociali e servizi, attraverso l’abbinamento tra persone vulnerabili (soprattutto straniere) e volontari che se ne prendono cura. Gli interventi rivolti ai giovani includono la rigenerazione di spazi multifunzionali per lo studio, le attività ricreative e la formazione; mentre laboratori artistici e percorsi educativi coinvolgeranno scuole, associazioni culturali e gruppi locali per favorire l’integrazione. In alcune zone urbane verranno infine attivati presidi comunitari, veri punti di riferimento per il quartiere che offriranno servizi di prossimità, consulenza e spazi di co-progettazione. 

Attraverso la partecipazione civica e il coinvolgimento di ampie reti di partner, i 17 progetti daranno così vita a nuovi modelli di sviluppo condiviso e sostenibile. Gli enti avranno inoltre l’occasione di partecipare a un programma di facilitazione e capacity building, organizzato grazie al supporto dell’organizzazione Metodi Asscom & Aleph. “Come Fondazione, il nostro obiettivo è quello di attivare le comunità, non solo mettendo a disposizione risorse economiche ma anche accompagnando in percorsi di crescita condivisi – sottolinea Filippo Manfredi, direttore generale della Fondazione – Siamo infatti convinti che le competenze acquisite, ma anche il coinvolgimento di 2mila giovani e il capitale sociale nato dalle reti di partenariato tra pubblico e privato, creeranno un impatto significativo nel medio-lungo periodo, rendendo le comunità sempre più consapevoli del proprio ruolo nel generare un cambiamento”. 

Queste le iniziative finanziate nella provincia di Vicenza da Fondazione Cariverona nell’ambito del bando SteP.

FLOW – Giovani e cicloturismo in Valle San Floriano

Ente: Comune di Marostica

Contributo: 117mila euro

FLOW nasce per contrastare lo spopolamento e l’emarginazione giovanile in Valle San Floriano, frazione di Marostica, promuovendo il cicloturismo come strumento di rigenerazione sociale e culturale. Il progetto coinvolge giovani e comunità nella co-progettazione di una struttura ricettiva e in programmi di formazione nell’ambito del turismo sportivo, creando nuove opportunità professionali. Attraverso percorsi cicloturistici ed eventi, FLOW punta a rafforzare il legame intergenerazionale, valorizzare l’ambiente locale e promuovere uno sviluppo comunitario partecipato e sostenibile, capace di ridare vitalità al territorio.

GIANO – Fabbrichiamo il futuro

Ente: Comune di Cassola

Partner strategici: Cooperativa Sociale Adelante

Contributo: 105mila euro

GIANO è un progetto di sviluppo comunitario che prende spunto dall’esperienza di Cartigliano (Vicenza) per replicarla nel Comune di Cassola e altri tre comuni del Bassanese. Attraverso percorsi di co-progettazione dal basso – che mirano a identificare bisogni, risorse e prospettive di sviluppo del territorio – GIANO affronta temi chiave come l’infanzia, i giovani, l’isolamento sociale e l’impatto dei cambiamenti climatici. Si prevedono mappature territoriali, focus tematici e sperimentazioni di servizi per rispondere ai bisogni locali, coinvolgendo pubblico, privato e comunità. Il progetto punta anche a creare un soggetto formale per la gestione delle risorse economiche destinate a sostenere i servizi creati.

FAMILY WOODS – Progettiamo, curiamo e abitiamo il Bosco delle Cascate

Ente: Cooperativa Sociale Radicà

Partner strategici: Rivit Spa Società Benefit

Contributo: 116mila euro

Family Woods punta alla rigenerazione del Bosco delle Cascate di Calvene (Vicenza), trasformandolo in un parco comunitario co-progettato con i cittadini. Il parco diventa uno spazio di socialità, attività educative e aggregative, rafforzando il senso di appartenenza al territorio. Attraverso un percorso di co-progettazione e riqualificazione, coinvolgendo giovani, famiglie, anziani e associazioni, il progetto crea una rete di collaborazioni per la gestione sostenibile del parco. Le attività educative e culturali incentivano l’impegno attivo della comunità, valorizzando le risorse locali e migliorando la qualità della vita.

AlimentAZIONI – Nuovo nutrimento per il futuro della comunità

Ente: Cooperativa Sociale Faiberica

Partner strategici: Cooperativa Tonezzana Scarl, Associazione Giovani Tonezza, Comune di Tonezza del Cimone, Associazione culturale El Salbanelo

Contributo: 109mila euro

AlimentAZIONI mira a salvare l’unico negozio di alimentari di Tonezza del Cimone, integrandolo in un progetto socio-culturale volto a rafforzare la coesione comunitaria. Attraverso un processo di co-progettazione, il negozio diventerà un luogo di incontro e scambio intergenerazionale, con nuove modalità di fruizione e spazi ricreativi. Iniziative culturali durante tutto l’anno ridurranno la percezione di isolamento e fragilità, coinvolgendo attivamente la cittadinanza nella gestione del bene comune. Il progetto punta a contrastare lo spopolamento e l’invecchiamento, promuovendo un senso di appartenenza e responsabilità condivisa.

Il futuro è adesso: un mulino, due musei, una cooperativa di comunità per il territorio

Ente: Unione Montana Alto Astico

Partner strategici: Comune di Posina, Fondazione di comunità vicentina per la qualità di vita – Qu.Vi., Confcooperative Vicenza

Contributo: 93mila euro

Il progetto mira a rigenerare un mulino storico e due musei legati alla Grande Guerra nel territorio dell’Unione Montana Alto Astico, creando un polo culturale e produttivo. Il mulino tornerà a produrre farina grazie al coinvolgimento dei produttori locali, mentre i musei verranno potenziati per accrescere la loro attrattività turistica. La nascita di una cooperativa sociale di comunità permetterà la gestione condivisa di questi spazi rigenerati, favorendo il coinvolgimento di persone e istituzioni locali. Il progetto punta a creare un modello replicabile di sviluppo locale, valorizzando risorse storiche e culturali.

Spazio GI.GA – Giovani Galiotto

Ente: Comune di Piovene Rocchette

Partner strategici: Cooperativa Sociale RSN Ricerche e Studi Naturalistici Biosphaera, UST CISL Vicenza

Contributo: 116mila euro

Spazio GI.GA nasce per rigenerare la Casa Galiotto a Piovene Rocchette, creando un centro multifunzionale dedicato a giovani e comunità fragili. Il progetto prevede la creazione di spazi per lo studio, attività ricreative e culturali, oltre a servizi di alfabetizzazione digitale e supporto socio-assistenziale. La partecipazione attiva dei giovani sarà stimolata attraverso la co-progettazione e la formazione nel volontariato, promuovendo lo scambio intergenerazionale. Il progetto punta a rafforzare la coesione sociale e migliorare l’offerta di servizi locali, contrastando il declino demografico.