Lunedì sera, 28 ottobre, nella sala al pano nobile di Palazzo Cordellina, si è tenuto un evento di spicco che ha attratto un pubblico attento, composto prevalentemente da donne. L’incontro, realizzato dalla Biblioteca Bertoliana e da Sintesi APS, è stato introdotto dal presidente della Biblioteca, Alberto Galla con la sua vice Alessandra Lanaro, e da Francesca Carli, presidente di Sintesi APS, un laboratorio di ricerca sociale e culturale. La serata ha messo al centro un dialogo tra due personalità femminili, capaci di esplorare il tema della città attraverso un approccio originale e interdisciplinare.
In apertura, Isabella Sala, vicesindaca e assessora alle Pari opportunità, ha illustrato gli sforzi dell’amministrazione vicentina per promuovere la parità di genere. Sala ha sottolineato il ruolo cruciale dei quartieri come bene comune e come strumenti di rigenerazione sociale, in particolare per le donne, per costruire comunità inclusive e dinamiche.
Le ospiti principali della serata sono state Elena Granata, professore associato di Urbanistica al Politecnico di Milano, ed Elena Bonetti, docente universitaria, deputata ed ex ministro delle Pari opportunità e della Famiglia. Granata, autrice di libri come “Placemaker” e “Il senso delle donne per la città”, ha affrontato il tema del “femminismo urbano”, evidenziando come le donne siano state spesso escluse dal mondo dell’urbanistica e delle costruzioni. “Le donne – ha affermato – devono oggi rivendicare il loro ruolo e prendere la parola per immaginare una città futura che risponda alle loro esigenze e al loro vissuto.”
Granata ha sottolineato che le donne, vivendo quotidianamente gli spazi urbani, possiedono una conoscenza diretta della qualità dei servizi, dell’accessibilità e dell’organizzazione della città. Questa esperienza, maturata nell’uso degli spazi pubblici, dei servizi per l’infanzia e della mobilità, rende le donne interpreti privilegiate delle necessità di miglioramento urbano, spingendo verso una città più inclusiva e sicura.
Bonetti ha invece evidenziato la capacità di resistenza delle donne, impegnate a mantenere un equilibrio tra lavoro, famiglia e cura. “Le donne sono costrette a tenere, senza romperli, i fili che costituiscono la trama di tante vite”, ha detto, richiamando la necessità di una città che agevoli questo equilibrio, facilitando gli attraversamenti urbani quotidiani in ogni momento della giornata.
Dal dialogo è emersa, ha la efficacemente sintetizzato Francesca Carli, un’urgenza condivisa: “costruire una città che valorizzi le competenze trasversali, coinvolgendo architette, filosofe, pedagogiste e figure in grado di progettare spazi in cui socialità, reciprocità e benessere siano prioritari. Questa prospettiva si riflette nell’impegno per la realizzazione di una nuova Biblioteca a Vicenza, che sarà il fulcro di un grande quartiere bibliotecario, che sarà molto di più di un contenitore di sia pur prestigiosi volumi: un incubatore di cultura e di scambi poliedrici tra cittadini di Vicenza e del mondo”.
La visione, esposta dal sindaco Giacomo Possamai, che ha portato il suo saluto, prevede un luogo di incontro e creatività che sia uno spazio di studio, fantasia e aggregazione per la comunità. Granata ha condiviso l’entusiasmo per questo progetto, che risponde alle esigenze culturali e sociali della città, proponendo innovazioni che promuovano uguaglianza e inclusività.
Il prossimo appuntamento della rassegna è fissato per il 22 novembre, alle ore 18.30, e sarà dedicato al tema dell’abitare gli spazi educativi e all’alleanza tra scuola e città. Interverranno Elena Mosa e Lorenza Orlandini dell’INDIRE, dialogando con Francesca Carli, Alessandra Lanaro e il pedagogista Stefano Coquinati. Un ultimo incontro è in programma per gennaio, con lo psicoterapeuta e scrittore Alberto Pellai, che affronterà il tema del coinvolgimento dei giovani.