Intesa Sanpaolo, approvato il resoconto intermedio. Ceo Messina: “Obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 aumentato a circa 9 miliardi di euro”

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Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo

Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2024. I risultati dei primi nove mesi del 2024 evidenziano la capacità dell’Istituto di generare redditività sostenibile, con un utile netto pari a 7,2 miliardi di euro e previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno tenendo conto delle azioni gestionali del quarto trimestre per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, che contribuiscono all’utile netto del 2025 previsto a circa 9 miliardi.

Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, ha così commentato i risultati di bilancio consolidati al 30 settembre 2024.

I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello  europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra.  

Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto  di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l’obiettivo  di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie  all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica. 

Nei primi nove mesi del 2024 l’utile netto è stato di 7,2 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi nel terzo trimestre. Dei dividendi cash – pari a 5 miliardi – maturati al 30  settembre, circa 3 verranno distribuiti ai nostri azionisti a novembre come interim dividend.  

Intesa Sanpaolo – prosegue Carlo Messina – ha sviluppato un modello unico in Europa per la consolidata leadership delle sue Divisioni al servizio di famiglie e imprese, la significativa componente del Wealth Management, Protection and Advisory, la gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza, l’offerta digitale tecnologicamente avanzata, la condizione di Banca Zero NPL e un profilo ESG di grande rilievo a livello internazionale. 

I nostri punti di forza, rappresentati dall’elevata redditività, la sostenibilità dei  risultati, la solidità patrimoniale e il basso profilo di rischio, ci permettono di svolgere un ruolo unico in Italia a favore dell’economia reale e sociale

Nei primi nove mesi del 2024 – ancora il Ceo di Intesa Sanpaolo – le erogazioni a medio e lungo termine a favore delle famiglie e delle imprese italiane hanno superato i 30 miliardi di euro. Le risorse destinate alle nostre persone che lavorano in Italia superano i 4 miliardi di euro. Al 30 settembre 2024 i dividendi cash già maturati sono pari a 5 miliardi di euro, il 40% di questa cifra è destinato alle famiglie italiane e alle Fondazioni azioniste. Nei primi  nove mesi del 2024 le imposte per Intesa Sanpaolo sono pari a 4,6 miliardi di euro,  in crescita di 700 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2023. 

Intesa Sanpaolo è un’istituzione al servizio del Paese: realizziamo il principale  progetto di coesione sociale, per promuovere una società più equa in modo  strutturale e concreto: in aggiunta al miliardo del periodo 2018 – 2021 stiamo realizzando un programma di interventi per 1,5 miliardi di euro entro il 2027 promosso  da mille professionisti della Banca; oltre 500 milioni sono già stati impiegati. 

Al centro delle nostre strategie e delle nostre prospettive di sviluppo ci sono i clienti, la loro fiducia nella solidità della nostra Banca e nella sua leadership, il forte  rapporto con i professionisti al loro servizio per il credito e la consulenza. L’ascolto  delle loro esigenze è la nostra priorità. 

Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023. Siamo i primi nell’Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi.  

La nostra forza è rappresentata altresì da circa 17.000 professionisti – che diventeranno 20.000 entro il 2027 – dedicati alla consulenza nel risparmio gestito. Abbiamo identificato 100 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti in grado di  dare impulso alla crescita del risparmio gestito. La creazione di un presidio unitario  delle attività del wealth management ne favorisce la crescita e la semplificazione  operativa delle fabbriche prodotto. 

La forte attenzione ai costi, a fronte della crescita degli investimenti tecnologici, ci permette di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income pari al 39,1%. Il flusso ai minimi storici degli NPL porta il costo del rischio annualizzato a 25 punti  base, accompagnato da un aumento delle coperture. La robusta generazione di capitale ci rafforza ulteriormente: il CET1 ratio al 30  settembre è pari al 13,9%. Il significativo eccesso di capitale ci pone nelle condizioni  di valutare ulteriori significative distribuzioni di risorse agli azionisti. 

L’innovazione tecnologica è elemento chiave del nostro successo: ci posizioniamo  come leader a livello europeo grazie ai 3,5 miliardi di euro di investimenti IT già  effettuati e circa 2.250 specialisti IT già assunti. 

Siamo fortemente impegnati nel contrasto al cambiamento climatico: dal 2021 al  30 settembre 2024 le nuove erogazioni a supporto della Green Economy e della transizione ecologica sono state di quasi 63 miliardi di euro, di queste oltre 11 miliardi dal 2022 a supporto dell’economia circolare, e i nostri approvvigionamenti in Italia da fonti rinnovabili hanno raggiunto il 100%.

La qualità professionale delle nostre persone è elemento determinante per  raggiungere risultati solidi e sostenibili a favore di tutti gli stakeholder: a loro va il nostro grazie”, ha concluso Carlo Messina.