Centro storico, Federico Formisano (PD): “Vocazione turistica e culturale ma anche residenziale e direzionale”

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“Dieci anni fa in Piazza Biade c’era un parcheggio per auto; oggi ci sono plateatici sempre animati da persone e da turisti. La crescita esponenziale del Turismo a Vicenza non è solo un impressione facile da ricavare per chi passeggia per Corso Palladio, ma è anche un dato oggettivo che si può ricavare dagli ingressi nei musei e nei luoghi d’arte e nei dati sui pernottamenti negli alberghi cittadini”. Così interviene il segretario del Partito Democratico della città di Vicenza Federico Formisano sul tema del centro storico.

“Noi riteniamo tuttavia che non ci si debba fermare a questo per rilanciare il centro storico di Vicenza. Un centro che dovrebbe avere sempre più una vocazione turistica e culturale ma non solo, anche residenziale e direzionale”.

Vocazione culturale. “La crescita dell’Università a Vicenza è un dato evidente e confermato con oltre 4000 studenti. Per questi non bisogna pensare non solo alle aule, ma anche ai servizi. Noi riteniamo che si debba procedere con la realizzazione di una mensa e di servizi collegati. In questa ottica è fondamentale il potenziamento della Biblioteca Bertoliana attraverso lo sviluppo negli spazi lasciati liberi dalla ex Scuola di Via Riale. Riteniamo inoltre che si debba procedere con il Fondo Immobiliare, dando modo alla nuova amministrazione di effettuare gli opportuni approfondimenti e aggiustamenti e riprendendo il ragionamento già tracciato dalla precedente Amministrazione.

Vocazione residenziale: “abitare in Centro è l’ideale soprattutto per le persone della terza età ma non solo. Ai residenti bisogna però offrire opportunità sia sul piano dei parcheggi che sul piano dei negozi di vicinato. Per questo concordiamo in pieno con il programma di Otello Dalla Rosa di utilizzare l’ex Tribunale come nuovo parcheggio multi-piano – liberando Piazza Matteotti dal parcheggio a sbarra, e di ridurre le tasse a chi riapre un negozio sfitto da almeno dodici mesi”.

Vocazione direzionale: “da molti anni Vicenza ha visto progressivamente un allontanamento di uffici e banche dal centro Storico; ricordiamo tra gli altri: la Banca d’Italia, l’ex Credito Italiano e l’ex Banca Commerciale, il Tribunale (scelta voluta dall’Amministrazione Hüllweck, giova ricordarlo), la Camera di Commercio ed altri uffici. È fondamentale incoraggiare iniziative che puntino a far tornare funzioni direzionale nell’area centrale della città: per questo ci preme sottolineare la bontà dello spostamento degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, oggi decentrati in tre sedi presso l’ex Carcere di San Biagio, un’operazione questa già avviata dall’Amministrazione Variati ed assolutamente da perseguire e completare in tempi rapidi, sia per dare nuovo slancio e sviluppo all’area abbandonata da molti anni, sia per riportare in centro gli oltre trecento dipendenti oggi distribuiti in tre sedi tutte periferiche o semi-periferiche della città”.

“In quest’ottica crediamo possa essere sviluppata con gli stessi interlocutori o con altri investitori la rivisitazione del comparto della sicurezza: oggi Questura e Polizia occupano gli spazi di Viale Mazzini e della ex Caserma Sasso che sono destinati comunque a lasciare entro breve tempo. Noi auspichiamo che attraverso operazioni di collaborazione e sinergia pubblico privato sia possibile sistemare un vero e proprio comparto della sicurezza in centro storico, che faccia da sentinella e garantisca più sicurezza; le soluzioni sono quelle note e già individuate: l’ex sede della Camera di Commercio (nella foto con l’ex Cinema Corso, ndr), Palazzo Repeta, l’ex Tribunale”.