Superare gli oltre 60 mila visitatori registrati lo scorso anno è impresa ardua, ma gli organizzatori della seconda edizione di Tre Capolavori a Vicenza accettano la sfida e si pongono fiduciosi l’ambizioso obiettivo. L’innovativo e fortunatissimo format espositivo inaugurato nel dicembre 2023 nel luogo simbolo del capoluogo -la Basilica Palladiana- con la (solo) apparentemente azzardata triade Caravaggio-Van Dyck-Sassolino, torna a confermare Vicenza centro di cultura a 360°, con tutte le carte in regola per concedersi slanci coraggiosi e godersene i risultati.
Annunciato questa mattina in Sala Stucchi a Palazzo Trissino, lo straordinario evento espositivo ideato e promosso dal Comune di Vicenza in co-organizzazione con Intesa San Paolo e curato da Guido Beltramini, ma reso possibile solo grazie a un pool di collaboratori pubblici e privati (Musei Civici Vicenza, Fondazione Teatro Comunale Vicenza, Centro internazionale di studi Andrea Palladio, Arte Sella, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, con il supporto di Marsilio Arte) sbarcherà in Basilica il prossimo 6 dicembre con l’inedito tris Leonardo Da Vinci-Jacopo Bassano-Gianandrea Cazzola che, ancora una volta, vuole mettere a confronto artisti del passato (1400-1500) e del presente su uno stesso tema. Quest’anno protagonista sarà la natura, e in particolare l’acqua, elemento essenziale per la vita umana e di grande attualità nella vita odierna di Vicenza e del mondo intero, come insegnano, ahinoi, le cronache.
Quella che è riduttivo definire semplicemente mostra, con il suo numero zero lo scorso anno “ha aperto per Vicenza -ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai– una strada nuova, per un pensiero nuovo fondato su importanti rapporti tra pubblico e privato, in città ma non solo, e sull’obiettivo di offrire innanzitutto ai vicentini, tramite un sorprendente dialogo tra antico e contemporaneo, un’opportunità di riflettere sullo straordinario patrimonio che gli appartiene e sul fatto che alla nostra città non mancano il potenziale e le caratteristiche per essere una vera capitale di cultura”.
In un contesto di essenziale condivisione di intenti, contenuti e competenze tra pubblico e privato -come sottolineato in collegamento da Milano da Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa San Paolo e direttore generale Gallerie d’Italia- a impreziosire il portfolio di prestigiosi collaboratori della nuova edizione di Tre Capolavori a Vicenza spicca anche la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, cui si deve la concessione di esporre -prima volta assoluta per Vicenza- ben tre bozzetti di Leonardo, fondamentali alla declinazione del tema dell’acqua. Il genio di Vinci ritiene la natura “buona madre di ogni cosa” e spiega con traiettorie rettilinee e tortuose, che solcano l’aria e stimolano non solo la vista, ma anche l’olfatto, tutto quanto ci circonda. Lo apprendiamo dai tre disegni provenienti dal celebre Codice Atlantico, oggi conservato appunto presso l’Ambrosiana. Per Da Vinci, all’artista così come allo scienziato, spetta il compito di seguire quelle che lui chiama species, nell’unico modo possibile: guardandole e riflettendole. “Fa il tuo ingegno a similitudine dello specchio” scrive infatti.
Ed ecco immediatamente chiara la liaison con il capolavoro contemporaneo scelto per l’evento: l’installazione site-specific, ovvero concepita apposta per l’esposizione in Basilica Palladiana, di Gianandrea Gazzola, artista che ha già più volte dimostrato la sua assoluta sintonia con la natura, facendola parlare e scrivere (letteralmente) nelle proprie opere, vere e proprie macchine al servizio dell’arte. Lo stilo e Infinitum fanno parte del noto museo diffuso di land art Arte Sella, la cui collaborazione è tra i vanti di questa edizione di Tre Capolavori a Vicenza. In Basilica Gazzola porterà nientepopodimeno che una enorme vasca 12×12 di acqua sulla cui superficie speciali infrasuoni basati sugli stessi rapporti armonici delle architetture del Palladio provocheranno onde, il cui moto si rifletterà su grandi teli grazie a uno stupefacente artificio visivo. Uno spettacolo grandioso e inedito che trasporta le onde sonore dall’aria all’acqua.
L’acqua come potenza, in tutti i sensi. “Accanto alla meraviglia e allo stupore -ha spiegato Guido Beltramini, curatore della mostra-evento- abbiamo ritenuto di non trascurare, alla luce dei tempi che stiamo vivendo, di portare anche un monito, scegliendo come terzo elemento della nostra selezione un dipinto forte e intenso di Jacopo da Ponte, detto Il Bassano, su gentile concessione della Diocesi di Feltre”. Il dipinto, realizzato per l’altare della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Feltre, appunto, in seguito al disastroso nubifragio del 27 luglio 1564, si intitola L’alluvione del Colmeda ed è l’unico esempio rinascimentale di rappresentazione tragica di una simile calamità. Lungi dal voler essere opprimente e apocalittico, il monito si completa però di un testo illustrato del Palladio, conservato nella Biblioteca Bertoliana a Vicenza, in cui progettò una macchina per governare le acque.
Tre Capolavori a Vicenza edizione 2024, porta insomma non solo un tema di estrema attualità, ma anche una versione di arte dai risvolti tecnologici, se così ci è concesso affermare. “In questo territorio -ha sottolineato Beltramini– c’è una lunga tradizione di arte che si lega all’industria e all’industriosità, un’arte legata stretta all’impresa, che mi affascina particolarmente perché sposa concetti come ricerca, innovazione e creatività come raramente si vede fuori da Vicenza e dal Veneto”.
Allestita nell’affascinante e mistico salone della Basilica Palladiana, in piazza dei Signori, Tre Capolavori a Vicenza. Leonardo da Vinci-Jacopo Bassano- Gianandrea Gazzola sarà aperta dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025 (aperture straordinarie il 25 dicembre e 1° gennaio). Biglietti 6 euro (4 euro ridotto, gratuito fino ai 17 anni). Anche questa volta, però, prima ancora che attrazione turistica e culturale per tutti, l’evento vuole essere un dono per i vicentini e per i residenti di Vicenza e Provincia sarà gratuito. www.mostreinbasilica.it.
Gratuito per i vicentini anche l’altro grande appuntamento culturale di fine anno, la mostra La caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos, allestita dal 6 dicembre al 6 gennaio alle Gallerie di Italia. I possessori del biglietto per Tre Capolavori a Vicenza avranno diritto all’ingresso ridotto.
Qui il comunicato ufficiale del Comune di Vicenza.