(Adnkronos) – L'attivista e giornalista iraniano Kianoosh Sanjari, più volte arrestato e incarcerato nella Repubblica Islamica, si è tolto la vita a Teheran dopo aver annunciato nelle scorse ore via X che avrebbe compiuto il gesto estremo se quattro detenuti da lui indicati non fossero stati rilasciati. Lo riferisce Iran International. In un 'ultimatum' su X chiedeva il rilascio di "Fatemeh Sepehri, Nasrin Shakarami, Toomaj Salehi e Arsham Rezaei". "Se entro le 19 di oggi – scriveva – non verrà annunciato il loro rilascio sul sito web della magistratura, metterò fine alla mia vita in segno di protesta contro la dittatura di Khamenei e i suoi complici". Passata l'ora indicata nel post, Sanjari ha condiviso un'immagine dall'alto di un ponte di Teheran, con l'indicazione "sono le 19, Ponte Hafez". Poi ancora in un altro e ultimo messaggio si legge che "nessuno dovrebbe essere incarcerato per aver espresso le proprie opinioni". "La protesta è un diritto di ogni cittadino iraniano – prosegue il post -. La mia vita finirà dopo questo tweet ma non dimentichiamo che moriamo per amore della vita, non della morte. Mi auguro che un giorno gli iraniani si sveglino e superino la schiavitù. Viva l'Iran". Ore dopo quel post con la foto dall'alto del ponte, prosegue Iran International, la morte dell'attivista è stata confermata da fonti in Iran, anche dall'attivista Hossein Ronaghi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Pubblicità -
- Pubblicità -
HOT NEWS
- Pubblicità -
CRONACA VICENTINA
“Triveneto migrante. Il racconto dell’antica migrazione dalle Venezie”: presentato il nuovo...
Oggi, nella suggestiva cornice della Sala Stucchi di Palazzo Trissino a Vicenza, affollata da ascoltatori attenti, il professor Emilio Franzina, già professore ordinario di...