Il sindaco del Comune di Vicenza oltre che vice presidente di Anci Veneto lancia l’allarme sui bilanci dei comuni, minacciati dai tagli governativi, ma ottiene una piccata replica da Marco Zocca. Tra il consigliere comunale forzista, ex assessore ai tempi della Giunta Rucco e, prima ancora, dell’ultimo Hüllweck, e il primo cittadino è andato in scena un botta e risposta su Facebook, dopo un post pubblicato da Possamai (primo lancio alle 12.06, ora aggiornato, ndr.
In esso, il sindaco di Vicenza ha scritto: “I bilanci dei Comuni non ce la fanno più. L’allarme lanciato nei giorni scorsi da tantissimi colleghi sindaci di tutte le parti politiche, a partire dal presidente dell’Anci Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte, non può rimanere inascoltato.
Solo il Comune di Vicenza – ha proseguito Possamai -, tra tagli agli enti locali applicati dal Governo e aumento dei costi legato ai rinnovi contrattuali nazionali e alle spese obbligatorie del sociale, dovrà trovare 12 milioni di euro in 3 anni.
Per i Comuni vuol dire tagliare i servizi ai cittadini o alzare le tasse, ma è quello che non vorremmo mai fare perché l’obiettivo di ogni sindaco è quello di migliorare la qualità di vita dei propri cittadini. Nelle prossime settimane il Parlamento andrà ad approvare la nuova legge di Bilancio: serve un’inversione di tendenza o questa volta i conti davvero non reggono più”, ha concluso il sindaco di Vicenza.
Nei commenti al post, l’intervento di Marco Zocca, attualmente componente del gruppo di Forza Italia tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale. “Sinceramente da assessore al Bilancio al tempo dei Governi Prodi ho dovuto affrontare tagli dello stesso importo ma non ho mai ne alzato le tasse né tagliato i servizi, anzi. Ho anche lasciato risorse a chi è venuto dopo di me. Caro sindaco bisogna lavorare e magari avere un assessore al Bilancio competente, prima di lamentarmi, io ne sarei capace”.
Queste dunque le parole taglienti di Zocca, come detto già assessore al Bilancio del Comune di Vicenza con Hüllweck e poi, a fine mandato, di Rucco. La sua polemica sui bilanci dei comuni, calata su Vicenza, è visibilmente indirizzata alla vicesindaco e assessore al ramo Isabella Sala (Pd).
In passato – fa intendere l’entourage di Zocca “a microfoni spenti” e curriculum alla mano -, anche se è indubbia la sua capacità per le altre sue deleghe, tra cui le Pari opportunità, e se è notevole la sua notorietà politica legata anche al nome del padre, apprezzato sindaco DC tra il 1962 e il 1975, Sala si è poco occupata di Bilancio e tributi se “pur con una laurea in scienze politiche ad indirizzo politico amministrativo da anni, dal 2009, in Intesa Sanpaolo, è inquadrata nella Direzione Arte, Cultura e Beni storici presso la sede vicentina di Palazzo Montanari…”.
Tornando sulla sponda dell’attuale Giunta e stando a fonti di stampa qualificate (Murzio, sul Corriere del Veneto) non sarebbe, comunque, assente nelle intenzioni di Possamai una eventuale sostituzione di Sala, che passerebbe da una candidatura di quest’ultima alle elezioni regionali, in programma nel 2025.
Ma poi, chi al suo posto? Secondo altre fonti, questa volta particolareggiate, la sostituzione avverrebbe con il consigliere dem Alessandro Marchetti, cognato proprio dell’attuale vice di Possamai, ma per lo meno tecnico dei numeri (è dottore commercialista e socio dello studio Libra, qui il curriculum vitae, ndr) che con la sua competenza specifica potrebbe dialogare meglio col dg Michela Cavalieri, ex assessore di Variati e proveniente dal potente studio Adacta, e con Mauro Bellesia, lo storico Dirigente del Comune di Vicenza responsabile del Settore programmazione, bilanci, contabilità e controllo di gestione.
Paradossalmente la facile obiezione che l’arrivo di Marchetti “infrangerebbe” la quota di genere in giunta sarebbe un rafforzativo dell’ipotesi.
Il sindaco, a margine del recente “ritiro” di assessori, consiglieri e sostenitori, ha confermato che cambiamenti della squadra non sono previsti a breve, ma sono attuabili a metà mandato con una valutazione più completa dell’operato dei delegati.
Metà mandato è a cavallo dele elezioni regionali e l’eventuale migrazione, anche se non facile come realizzazione al di là della candidatura, di Isabella Sala verso Venezia aprirebbe all’arrivo del collega di partito ma la risestemazione della quota di genere non comporterebbe un problema per Possamai: se entrerà in giunta un uomo per una donna, basterà far entrare una donna per un assessore maschio da alternare in un eventuale e possibile rimpasto.