Il Teatro Regio di Torino parla vicentino. E lo fa raccontando e cantando la favola di Pinocchio, la più conosciuta al mondo, nella versione voluta da Pierangelo Valtinoni su libretto di Paolo Madron. Quattro giorni, sei recite per altrettanti soldi out.
Da quel 2001, anno in cui Valtinoni diede vita al suo Pinocchio al Teatro Olimpico, il burattino di Collodi ne ha fatta di strada, girando tutto il mondo, da Mosca a Madrid a Hong Kong. A Torino è arrivato però con una veste nuova, ancora più colorata, ancora più entusiasmante perché studiata apposta per i bambini, che ne diventano protagonisti partecipando allo spettacolo con cori e danze. Un progetto che ha coinvolto migliaia di studenti con laboratori dedicati all’opera , 95 incontri organizzati in 72 scuole tra il Piemonte e la Francia.
A Torino, a rendere omaggio a Valtinoni e Madron, ha voluto esserci oggi anche il sindaco di Vicenza Francesco Rucco , accompagnato dalla famiglia.
“Vedere i bambini così attenti e partecipi, sentirli cantare e ballare è stata un’emozione unica.” ha detto Rucco, che ha anticipato l’intenzione di ripetere l’esperienza anche a Vicenza. “Al teatro comunale stiamo lavorando per coinvolgere bambini e famiglie in laboratori dedicati alla musica, all’opera, al teatro. Tanto si sta facendo, perché sempre più il teatro sia un luogo di emozione per un pubblico sempre più ampio, e perché gli spettatori siano parte integrante degli spettacoli, diventando essi stessi protagonisti delle storie che vengono raccontate. Pinocchio di Valtinoni e Madron rientra a pieno in questa logica e sarebbe davvero un piacere e un onore che un progetto come quello testato a Torino fosse riproposto a Vicenza.”
I contatti di certo non mancano.
