Valdagno, al Museo Zordan un nuovo progetto artistico per promuovere il dialogo tra imprese e innovazione sostenibile

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Museo Zordan. I relatori dell'evento
Museo Zordan. I relatori dell'evento

Dialogo tra imprese. Innovazione sostenibile. Valorizzazione del territorio. Sono questi solo alcuni dei valori che l’azienda valdagnese Zordan, impresa di riferimento per i brand del lusso nella realizzazione di spazi retail, assieme al neonato Museo Zordan (qui parliamo dell’inaugurazione ndr.), intende promuovere nel presente e nel futuro.

Lo scorso 19 novembre si è tenuto presso il Museo Zordan un evento della serie Let’Z talk
live, che si inserisce nel programma della XXIII Settimana della Cultura d’Impresa, ha
messo in luce il ruolo dell’impresa nella trasformazione sociale, ambientale ed economica del territorio, e l’utilizzo dell’arte come mezzo di condivisione del sapere.

E’ stato conferito inoltre il secondo Zordan Sustainability Award, un riconoscimento che Zordan attribuisce alle aziende con cui sente affinità culturale e in cui riconosce un allineamento valoriale e una comune attitudine a sperimentare nel campo del “good business”.
Ad aggiudicarsi il secondo Zordan Sustainability Award è l’impresa marchigiana Loccioni che progetta sistemi di misura e controllo, e che ha saputo plasmare un modello di business fortemente integrato con il territorio e i propri stakeholder. L’azienda sarà la location del nuovo progetto artistico del Museo Zordan nello spazio Art for Sustainability, che sarà inaugurato la prossima primavera.

Museo Zordan. La premiazione a Loccioni
Museo Zordan. La premiazione a Loccioni

Una tavola rotonda è stata moderata da Cristiana Colli, co-curatrice del progetto Art for
Sustainability 2025 del Museo Zordan, ha trattato il ruolo dell’impresa come agente di
trasformazione del territorio attraverso il racconto dei case study di Loccioni e Zordan,
imprese che hanno raccolto l’eredità di grandi modelli imprenditoriali del passato, tra cui
Marzotto e Olivetti, ripreso dalle parole di Annalisa Galardi, della Fondazione Olivetti.
Galardi ha esplorato il significato di essere “olivettiani” oggi, sottolineando l’importanza di
una visione sistemica in cui le imprese siano parte di una comunità più ampia. La Galardi ha, inoltre, ricordato l’eredità di Adriano Olivetti e l’impegno della Fondazione nel promuovere una cultura d’impresa etica e orientata al bene comune.
Maurizio Zordan, Presidente dell’omonima azienda, ha condiviso l’approccio aziendale nel
dialogo con il territorio e i propri stakeholder, evidenziando iniziative concrete come
l’Accademia interna, il Museo Zordan come luogo di erogazione e condivisione di cultura, e il premio Sustainability Award.

Mentre Enrico Loccioni, Presidente di Loccioni, ha proseguito la narrazione condividendo la propria filosofia espressa dal modello Polaris®, che riassume la missione dell’impresa e il complesso ecosistema che la coinvolge insieme ai propri stakeholder. Loccioni ha
raccontato inoltre i progetti rivolti alla trasformazione del territorio su cui è attivo a 360°, tra cui 2 km di futuro®, che funge da campo di prova per le nuove idee e tecnologie, il progetto Convergenza Scuola-Lavoro con cui Loccioni crea un ponte concreto tra il mondo della formazione e quello del lavoro, ed infine dei Progetti della Valle di San Clemente che vuole essere modello di riferimento per la valorizzazione delle aree rurali.

Il curatore del Museo Zordan, Marco Montemaggi, ha descritto la funzione ispirativa per cui è ideata la terza area del Museo denominata Art of Sustainability. Uno spazio, a differenza degli altri, volutamente temporaneo, in cui il linguaggio dell’arte contemporanea mostra esempi virtuosi nel campo della sostenibilità. La nuova esposizione vuole essere un altro elemento di creazione artistica originale ed ispirativa che l’azienda supporta a beneficio dei visitatori e del territorio di cui fa parte.

Infine Francesca Tilio, artista a cui è stata commissionata da Zordan la realizzazione della nuova “temporanea” del Museo Zordan, ha concluso la tavola rotonda raccontando come, con il suo lavoro cercherà di raccontare i pilastri che muovono queste due importanti
imprese, Zordan e Loccioni. Per la realizzazione del racconto, l’artista utilizzerà diversi linguaggi, a partire dalla fotografia, e saranno coinvolti anche altri elementi narrativi, oltre alla fotocamera e al suo sguardo. Questi elementi consentiranno un approccio più immersivo al suo progetto espositivo.

L’inaugurazione del nuovo spazio espositivo curato da Francesca Tilio è previsto per aprile
2025 in occasione del 60° anniversario dell’azienda Zordan.