Il consigliere regionale di Europa Verde Renzo Masolo non è rimasto particolarmente sorpreso del fatto che gli imprenditori veneti non sembrino interessati a sponsorizzare le Olimpiadi Invernali 2026 Milano-Cortina.
Il fatto che, come dichiarato dalla Fondazione Milano Cortina, ci sia poco interesse da parte veneta a sostenere economicamente i prossimi giochi invernali, secondo Masolo è l’effetto dello scarsa capacità di coinvolgere da parte degli organizzatori sin dal principio: “Le Olimpiadi 2026 di Cortina – ha affermato Masolo – sono state volute, decise e organizzate da un gruppo molto ristretto, con decisioni prese dall’alto che spesso hanno fatto sentire le amministrazioni locali e i cittadini meri spettatori, in tutti i sensi. I ritardi accumulati negli anni sono stati spesso imputati al Covid 19, senza alcun minimo cenno di autocritica su progettazione e gestione dell’evento. Non tutte le opere previste saranno realizzate in tempo per l’inizio dei Giochi. Inoltre, i dubbi sulla legacy permangono, soprattutto alla luce dell’accantonamento, da parte della Regione Veneto, di cospicue risorse in vista del post-Olimpiadi, poiché nulla certifica l’auto-sostentamento economico degli impianti realizzati per la kermesse sportiva”.
Quindi secondo Masolo non c’è da stupirsi se gli imprenditori non sembrano entusiasti di contribuire: “Soprattutto – ha sottolineato il consigliere – quelli veneti, alle prese con una crisi economica che rivela quanto le ricette di questa maggioranza in Regione si stiano dimostrando inefficaci”.
Masolo ha aggiunto l’augurio che “queste Olimpiadi consentano ai nostri atleti di dare il meglio”, nonostante un impatto pesante sull’ambiente, a partire dagli alberi abbattuti per la pista da bob. “Riteniamo che le aziende che vantano un impegno concreto nella tutela dell’ambiente debbano dimostrarsi coerenti, anche rispetto all’impatto ambientale delle iniziative che vanno a sostenere mediante sponsorizzazione. In fine – ha concluso Masolo – sembra che l’interesse che queste Olimpiadi stanno suscitando sia concentrato sul nome del Presidente regionale a cui spetterà di tagliare il nastro. Evidentemente, questa dirimente questione non appassiona i possibili sponsor veneti”.